Ostia - L’associazione Minerva Pelti (prevenzione e lotta ai tumori infantili) onlus di Ostia sostiene il “Mare d’inverno”, la manifestazione nazionale organizzata dall’associazione ambientalista Fare Verde in programma domenica 26 gennaio su molte spiagge italiane. Perché un’associazione di genitori di bambini malati di tumore si interessa del mare? E’ la stessa Minerva Pelti a spiegare che la onlus “si occupa principalmente della prevenzione primaria dei tumori infantili e dagli studi condotti fino ad ora ha rilevato come tra le molteplici fonti di rischio alle quali sono esposti i bambini, potrebbe giocare un ruolo nell’insorgenza della malattia oncologica anche la qualità delle acque marine”. In particolare, analizzando negli ultimi tre anni un cluster di leucemie infantili verificatosi a Ostia, tra i vari elementi di rischio ipotizzati, sarebbe stato considerato anche il mare. Questo perché le acque che bagnano il Lido di Ostia ricevono, proprio in prossimità delle estremità dell’abitato, due importanti corpi idrici: il fiume Tevere a nord e il canale dei Pescatori a sud. Il massiccio carico di inquinanti trasportato dalle acque si riverserebbe così in mare e gli stessi veleni sarebbero “risputati in faccia” agli ignari cittadini e bambini sotto forma di aerosol marino.

 

“Non sarebbe da escludere inoltre che le infiltrazioni mafiose che da anni monopolizzano le attività criminali del litorale romano, possano aver utilizzato questi canali per sversarvi sostanze tossiche”, proseguono alla onlus: “Il dubbio sarebbe sorto dopo aver effettuato delle analisi negli anni scorsi proprio sulla sabbia dragata alla foce del canale dei Pescatori, che harilevato la presenza massiccia di metalli pesanti e di altre sostanze nocive”. E per rimanere in tema di acque che finiscono in mare, nello studio pubblicato dall’Ispra nel 2013 “Rapporto nazionale pesticidi nelle acque” (1) si cita tra l’altro: “Nel 2010, le indagini hanno riguardato 3.621 punti di campionamento e 12.504 campioni, sono state cercate 355 sostanze. Nelle acque superficiali sono stati trovati residui di pesticidi nel 55,1% dei punti, nel 34,4% dei casi con concentrazioni superiori ai limiti delle acque potabili. Ed ancora: “La valutazione di rischio, nello schema tradizionale considera gli effetti delle singole sostanze, e non tiene conto dei possibili effetti delle miscele che vengono trovate nell’ambiente. Per questo c’è la consapevolezza che il rischio associato alle sostanze chimiche sia attualmente sottostimato”. “E’ ormai purtroppo attestato da una letteratura scientifica sempre più corposa, come i pesticidi rappresentino un rischio importante per la salute umana, in particolare per gli organismi in via di sviluppo e per l’infanzia anche a dosi minimali, agendo come perturbatori del sistema endocrino, causando danni neuropsichici, effetti oncogeni, teratogeni e altro ancora. Diventa quindi fondamentale proteggere il mare, non solo per la gioia dei bagnanti estivi, ma per il ruolo determinante che svolge nel complesso sistema ambientale, che determina tra l’altro lo stato di salute nostro e dei nostri bambini e ragazzi”, concludono all’associazione.  Per i dettagli delle spiagge e dei luoghi dove si svolgeranno le manifestazioni del Mare d’Inverno visita www.fareverde.it.