Ostia – Organizzata una mostra con un’asta benefica “Diritti primari – Colori primari” alla Biblioteca Elsa Morante di Ostia. L’iniziativa, che si svolgerà venerdì 19 luglio alle ore 16, è stata ideata e organizzata da Cleide Meloni Lazzaroni, socia fondatrice ed educatrice presso l’asilo nido “Gradi Dentro” di Castelporziano, convenzionato con il Comune di Roma, per  raccogliere fondi per la casa famiglia “Chiara e Francesco onlus” che accoglie - in una villa del Villaggio Tognazzi sequestrata alla mafia - bambini dai 4 agli 8 anni vittime di abusi sessuali da parte di familiari.


La onlus un tempo beneficiava di fondi statali, ora sospesi per via dei tanti tagli alla spesa pubblica, ed il suo operato va avanti grazie al contributo di volontari e privati. Gli abusi sui minori in Italia sono molti: si stima che il 23% dei minori abbia subito degli abusi. Questa iniziativa si propone di sensibilizzare i cittadini del municipio X sui diritti primari dei bambini come l’abolizione della violenza fisica, verbale e psicologica. La mostra raccoglie i lavori realizzati all’interno di un laboratorio ideato e gestito da Cleide Meloni Lazzaroni sul tema del colore e del rispetto del corpo con i bambini dell’asilo “Gradi dentro” e con alcuni bambini ospitati alla casa famiglia “Chiara e Francesco”. I bambini hanno esplorato i colori primari – giallo, rosso e blu – attraverso i propri corpi dando voce alle proprie emozioni. Le installazioni - La prima istallazione affronta simbolicamente il fenomeno degli abusi sui minori. Le impronte dei bambini nei diversi colori rappresentano la percentuale – altissima - degli abusi sui minori in Italia e l’impossibilità di distinguerle.  Nella seconda installazione, che propone sagome di figure intere dei bambini dell’asilo “Grandi Dentro”, sarà possibile ascoltare le risa dei bambini mentre si cimentano con i colori e il loro corpo, creando le opere esposte. Nella terza, infine, i visitatori saranno invitati a camminare a fianco delle impronte lasciate dai bambini, una piccola azione simbolica che simboleggia il ruolo degli adulti come accompagnatori e non calpestatori dei diritti dei bambini.