Ostia, Movimento Socìetas Civilis: “Solidarietà all’on. Kyenge”
Ostia - "A seguito delle recenti dichiarazioni dell'on. Calderoli, ci sentiamo chiamati in causa in quanto, nel nostro Movimento, sono presenti diverse persone con la pelle di colore nero e intendiamo dire la nostra sulla vicenda affinché si esprimano dei concetti e delle idee degne di una civiltà che, invece di regredire con il passare del tempo, possa progredire ed evolversi sopratutto a livello culturale". Lo dichiara in una nota Alessandro Cicchinelli, segretario del Movimento Socìetas Civilis di Ostia.
“Intanto incominciamo con il togliere (almeno nel nostro comunicato) la parola "onorevole" vicino al nome di Calderoli, in quanto, l'onorificenza stessa risulterebbe un premio per qualcuno che non rappresenta la società civile e che continua ad infangare il comune senso del pudore, portandoci alla cronaca internazionale per le sue esternazioni. Immagino che se fosse nato durante l'Apartheid negli Stati Uniti forse avrebbe trovato una civiltà di suo gusto e sicuramente più vicina al suo pensiero di quanto non lo sia il nostro attuale stato. Non vorremmo dare troppo spessore alle parole di Calderoli, ma bisogna sottolineare il fatto che non è la prima volta che quella persona genera imbarazzo al nostro paese. Ben più grave di questa, è stata la famosa maglietta raffigurante Maometto, che fu causa di violentissimi scontri nei quali morirono più di 11 persone in Libia, nonostante Gheddafi asserisse che la protesta non era stata causata dalla vignetta ma da contenziosi fra Italia e Libia risalenti ai danni coloniali mai risarciti”, prosegue la nota.
“Ci chiediamo se non sia arrivato il momento giusto per una rivisitazione totale dell'art. 68 o quantomeno la primissima parte dove dice che "i membri del parlamento non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse" in quanto questa stessa, rappresenta una immunità e che molte persone approfittano di questo status per esternare concetti che andrebbero perseguiti a norma di legge e che, secondo noi, dovrebbero essere interdetti immediatamente dai pubblici uffici. L'on. Kyenge ha tutta la nostra solidarietà sulla vicenda in questione, specificando che il Popolo Italiano è quello che ha conosciuto e che l'ha aiutata ad arrivare in Italia e che lei ha ripagato ampiamente diventando un ottimo medico ed un ottimo ministro, lavorando assiduamente per la collettività senza distinzioni di sesso, di razza, di religione e che l'intolleranza si combatte con la forza dell'amore e della piena carità cristiana. Non si arrenda caro Ministro, noi siamo con Lei”. Così in una nota, il segretario del Movimento Socìetas Civilis Alessandro Cicchinelli.
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