Ostia – “Come già affermato in precedenza, siamo sinceramente dispiaciuti per quanto avvenuto al mercato dell’Appagliatore in relazione alla cancellazione  dei murales, durante l’opera di rifacimento della struttura Ci stiamo già riorganizzando al meglio per poter rimediare ad un errore decisamente non preventivato. Del resto solo chi non fa nulla, non sbaglia, ed è quello che sicuramente ha fatto chi ci ha preceduto, cioè nulla”, dichiara in una nota l'Assessore al Turismo e alle Attività Produttive del X Municipio Damiano Pichi.

“Hanno girato la testa dall’altra parte, facendo finta di non vedere i problemi ed i segni evidenti di manutenzione che c’erano su quella struttura. Le vere sagome di cartone, usando il recente intercalare dell’esponente leghista ex Fratelli D’Italia, Picca, sono coloro che per meri fini elettorali hanno inaugurato il tetto della struttura senza il collaudo e addirittura senza una colonna e ci non ha fatto nulla, quando ha governato questo territorio. Siamo dovuti intervenire noi, nel 2017, - prosegue Pichi – per metterla in sicurezza e ora abbiamo stanziato 70.000 € per rifare il progetto e tutto il sistema antincendio per ottenere i fondi nel 2020. Le vere sagome di cartone, sono coloro che in 20 anni non hanno speso un euro per la manutenzione straordinaria, noi ne abbiamo investi in un solo anno 300.000 €, per rifare anche i bagni e per rendere il mercato più dignitoso sia per gli operatori che per i clienti”.

“Le vere sagome di cartone, sono coloro i quali per anni non hanno mai richiesto controlli, controlli grazie ai quali questa amministrazione è rientrata in possesso di 7 Box chiusi da anni o morosi che sono stati subito rimessi a bando per creare nuovi posti di lavoro. Le vere sagome di cartone infine sono coloro che non hanno mai avuto il coraggio di recuperare il 600% in più in un solo anno di amministrazione, di canoni arretrati. Lavorare per riportare una struttura nella sua giusta connotazione, offrire un servizio migliore alla cittadinanza e perseguire un percorso di ripristino della legalità – conclude l’assessore - è l’obiettivo primario di un’amministrazione, capace anche di riconoscere una svista e rimediare nel minor tempo possibile, affinché quell'espressione d’arte ritrovi la sua parete, incautamente non tutelata”.