Ostia - Originato in forza della Terza Missione Universitaria, con la collaborazione tra l’Ente coordinatore, l’Associazione culturale Progetto Mediazione e Territorio – PMT, l’Università Roma Tre, ( Dipartimento di Scienze della Formazione), l’Università Sapienza, (Dipartimento di Comunicazione e Ricerca) e l’Ente di Alta Formazione Ubi Minor.

Quest’ultimo in Convenzione con il Consorzio Interuniversitario per la Formazione e la Comunicazione ForCom., svolge da oltre un decennio ricerca applicata sul territorio del Municipio X, con dei Master di Alta Formazione attivi in special modo nei contesti di studio della Progettazione Sociale e dell’Intercultura.

Il Comitato è orientato al modello sperimentale di innovazione sociale nato nell’alveo dal Patto Territoriale di Ostia Up!. Una progettazione integrata iniziata qualche anno fa e che ha coinvolto più di ottanta Enti, tra Università e Istituzioni pubbliche, attori locali della società civile e del terzo settore, della cittadinanza attiva, dell’imprenditoria sana e del volontariato. In ragione dell’esigenza di basare le possibilità di sviluppo territoriale locale sulla circolarità tra progettazione e ricerca, il Comitato è impegnato verso la costituzione di un Osservatorio Civico, che possa comprendere e rispecchiare la compagine della rete del Patto e dell’insieme delle reti territoriali partecipate e attive sul territorio proponendosi, nell’ambito delle proprie finalità. come soggetto di interlocuzione delle istituzioni pubbliche territoriali. In questo contesto il ruolo del Comitato scientifico e delle Università è proprio quello di rappresentare in termini conoscitivi, attraverso lo sviluppo di tecniche innovative e con la produzione e restituzione di dati scientificamente ripercorribili e verificabili, le diverse istanze della società civile locale e i fabbisogni e le domande di cui sono portatrici, affinché divengano rappresentative del cambiamento e, quindi, presupposto condiviso per lo sviluppo di azioni di co-programmazione e di co-progettazione pubblico-privato.

In questa prospettiva di ricerca-azione, il coinvolgimento attivo delle progettualità e degli interventi in corso può così diventare una ulteriore prassi di osservazione, rilevazione, orientamento e valutazione, per la crescita di una sostenibilità territoriale partecipata e condivisibile.