Neonato morto per scambio di flebo, sono 20 gli indagati
Ostia - Sono 20 le persone indagate, tra medici e infermieri, per la morte del piccolo Marcus D.V., il neonato morto lo scorso 29 giugno al reparto di neonatologia dell’ospedale San Giovanni Addolorata di Roma per la somministrazione di latte invece di soluzione fisiologica per via endovenosa.
Il piccino, di origine filippina, era venuto alla luce prematuro all’ospedale Grassi di Ostia alla trentesima settimana di gestazione. Poiché non vi era disponibilità di posti al nosocomio lidense era stato trasferito all’ospedale romano il 27 giugno. La morte è avvenuta alle 4 del mattino del 29 giugno a causa di uno scambio di flebo.
Indagati 7 medici e 13 infermieri. E’ tutt’ora poco chiaro come mai la morte sia stata denunciata soltanto tre giorni più tardi. Il procuratore aggiunto, Leonardo Frisani, ha infatti iscritto sul registro degli indagati, oltre ai sette medici già indagati in precedenza, anche tredici infermieri. Si tratta di tutto il personale sanitario che era in servizio nel reparto dal 27 giugno, al momento dell’arrivo dal Grassi, fino al decesso del piccolo Marcus.
Ai genitori del bambino è stata offerta assistenza legale gratuita da parte del ministero della salute. Il reato ipotizzato è quello di omicidio colposo. E’ stata inoltre disposta una nuova autopsia sul corpo del neonato che dovrebbe essere eseguita giovedì dopo autorizzazione del magistrato. Quindi la famiglia potrà disporre per i funerali. Sul caso ieri era intervenuta anche il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che aveva chiesto chiarezza sull’intera vicenda.
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