Ostia – La famiglia di tre persone che ieri ha subito lo sfratto dall’appartamento che occupavano in viale Vasco de Gama, a Ostia, “non ha diritto a nessun tipo di assistenza, neppure temporanea”.  Nonostante il picchetto attuato dagli attivisti dello ‘Sportello di Lotta per la Casa Ostia’ sin dalle prime ore del mattino per impedire alle forze dell’ordine di eseguire lo sfratto e la successiva occupazione della sede dei servizi sociali di via Passeroni al nucleo familiare non è stato possibile concedere assistenza alloggiativa. “In questi mesi, anche con la collaborazione delle forze dell'ordine, siamo riusciti ad evitare che la famiglia lasciasse l’abitazione”, ha dichiarato l’assessore ai servizi sociali del municipio X, Emanuela Droghei, nel corso della conferenza stampa organizzata in via Passeroni: “Purtroppo la famiglia non ha le caratteristiche – la presenza di minori o disabili all’interno del nucleo -  per essere presa in carico dalle politiche abitative. Non abbiamo quindi avuto alcuna risposta da parte dell’Ufficio centrale anche se continueremo a lavorare per trovare una soluzione, sperando che si faccia una riflessione seria in merito alle risorse economiche e alle competenze da attribuire in questo ambito ai municipi e perché si affronti il problema dell’emergenza abitativa”.

 
La famiglia che ha subito lo sfratto per ‘morosità incolpevole’ aveva affrontato negli ultimi dieci mesi questo dramma. Tra picchetti e prese di posizione i tre componenti del nucleo – padre, madre e un figlio di ventitré anni – erano riusciti ad evitare di essere sfrattati. La loro storia somiglia purtroppo a quella di molte altre persone che vivono questo problema. Il capofamiglia, ex lavoratore edile, a causa di una gravissima patologia era mancato dal lavoro per alcuni mesi e così, visto che la moglie ed il figlio non lavorano, non erano più riusciti a pagare l’affitto. A coprire i costi sarebbe dovuto subentrare un fondo appositamente predisposto. "Lo sfratto si sarebbe potuto risolvere con il fondo per la morosità incolpevole ma per colpa dell'amministrazione comunale e municipale si è proceduto con lo forma violenta dello sgombero”, ha detto David dello ‘Sportello di Lotta per la Casa Ostia’: “Siamo riusciti a ritardare lo sfratto di dieci mesi ma nonostante tutto questo tempo la politica non è riuscita a dare delle risposte ad una famiglia in emergenza abitativa. Noi non molliamo e presenteremo il conto agli amministratori di questa città: proseguiremo i picchetti contro gli sfratti che comunque hanno ottenuto che questa famiglia avesse un tetto per dieci mesi. I prossimi picchetti saranno l'11 marzo in via del Grano, a Centocelle, e il 16 marzo in via Assoro, a Tor Bella Monaca".