Ostia, tenta di derubare il bagnino: arrestato un rumeno
Ostia – Approfittando dell’assenza del bagnino dalla sua postazione, si è avvicinato all’ombrellone prelevando denaro contante dal portafogli. Accortosi del furto, è stato lo stesso addetto al salvamento che ha intimato al ladro, S.H., un giovane rumeno di 19 anni di restituirgli il maltolto.
Immediatamente sono intervenuti due agenti in borghese che, notata la scena, hanno fermato il ladruncolo e lo hanno accompagnato negli uffici del commissariato di Ostia. Messo a disposizione dell’autorità giudiziaria dovrà rispondere del reato di furto aggravato. L’episodio è accaduto ieri in uno stabilimento di Ostia.
A Nettuno, invece, sono finiti in manette due tunisini che, fingendo di giocare a palla sulla spiaggia, in realtà approfittavano dei momenti di distrazione dei bagnanti per rovistare nelle borse lasciate incustodite.
Questa volta però un calcio tirato malamente ha fatto urtare il pallone proprio contro l’ombrellone della vittima che, messa in allarme dal rumore, si è girata sorprendendo i due che stavano frugando nelle sue borse.
La turista ha gridato e ha detto ai due di lasciare le sue cose, richiamando così l’attenzione di altre persone presenti in spiaggia, oltre che del marito e del figlio, che in quel momento stavano facendo il bagno in mare.
Per nulla intimoriti i due ladri hanno continuato a cercare qualcosa da rubare, impossessandosi così di un telefono cellulare di ultima generazione e subito dopo si sono dati alla fuga insieme al resto della cricca.
Inseguiti dai familiari della vittima, che nel frattempo aveva chiamato anche il 113, i due giovani sono stati raggiunti nei pressi di un vicino parcheggio e bloccati dai poliziotti del commissariato di Anzio-Nettuno, in servizio di prevenzione sul litorale, che li hanno sorpresi ancora in lite con gli inseguitori.
Identificati per E.D e G.Z., entrambi di origini tunisine, rispettivamente di 20 e 22 anni, sono stati accompagnati in ufficio e arrestati per rapina impropria e lesioni. Durante il “parapiglia” infatti i due giovani, per sottrarsi all’ arresto, hanno reagito procurando delle lesioni ai familiari della vittima. Nessuna traccia del cellulare che con molta probabilità, durante la fuga, è stato passato ad un complice poi riuscito a fuggire.
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