Ostia - La proroga delle concessioni balneari al 2020 continua a essere disapplicata dai Tar di varie parti d'Italia. L'ultimo caso è avvenuto a Roma, dove allo stabilimento balneare "La Casetta" di Ostia è stato negato il prolungamento del titolo poiché si trattava di una concessione ventennale. Come sottolinea il Tribunale amministrativo del Lazio, infatti, le concessioni di durata pluriennale (tra i 6 e i 20 anni ottenuti secondo la procedura nota come "atto formale") non hanno diritto alla proroga.

Così stabilisce la sentenza del Tar, emessa il 9 maggio scorso in seguito al ricorso de "La Casetta" contro il Comune di Roma: «La proroga fino al 31.12.2020 opera per le concessioni demaniali marittime in essere con finalità turistico-ricreativa, in cui rientra l’odierna fattispecie, ma l’inciso “fatte salve le disposizioni di cui all’art. 3, comma 4 bis, del d.l. n. 400/1993” pone un limite massimo alle suddette concessioni, le quali, in ogni caso, possono avere una durata compresa tra i sei ed i venti anni. Conseguentemente, non possono ritenersi prorogate ex lege le concessioni, come quella in esame, che abbiano già una durata ventennale o ultraventennale».

La sentenza, di fatto, stabilisce una distinzione tra le diverse tipologie di concessioni balneari (tra chi cioè aveva una durata predefinita e chi invece ha goduto del rinnovo automatico poi abrogato), stabilendo anche che, a legislazione vigente, una concessione non può avere durata ultraventennale. (Mondo balneare)