Ostia - “Con molto rammarico prendiamo atto che nei prossimi giorni saranno addirittura due i circhi presenti sul nostro territorio, uno a via di Macchia Palocco e l’altro a via Capo Sperone. Come nelle scorse occasioni, ribadiamo il nostro no deciso a questo tipo di spettacolo surclassato, ormai da tempo, da un intrattenimento in cui non è previsto nessun tipo di sfruttamento animale, tipo il Cirque du Soleil, dove viene messa in scena solo ed esclusivamente l’arte umana". A dichiararlo il consigliere Francesco De Donno di Laboratorio Civico X.

In Italia il circo con animali è ancora regolato da una legislazione datata e risalente a 50 anni fa (legge n° 337 del 1968) in base alla quale viene considerato impresa con finalità sociale, idonea quindi a ricevere contributi pari a circa 7 milioni di euro l’anno da parte del Ministero dei Beni culturali, dal Fondo per lo spettacolo. Una normativa quindi inadeguata, che non riflette l’avanzamento culturale, morale ed etico della nostra società, orientata invece al riconoscimento degli animali come esseri senzienti.

"Ci chiediamo poi - aggiunge De Donno - come sia possibile che in aree spesso limitate possano, seppur in modo provvisorio, trovare dimora decine di animali diversi. Questa, infatti, è una vera e propria forzatura che di certo conferma come essi siano sottoposti a una crudeltà inaudita. Inoltre ci domandiamo: com’è possibile dare l’autorizzazione allo svolgimento di questo tipo di attività in quadranti della città in cui spesso sorgono diversi istituti scolastici e in cui il traffico spesso è quotidianamente congestionato?"

"Chiediamo al Comune di Roma, l’impegno a regolamentare l’utilizzo degli animali negli spettacoli circensi per impedire che avvengano in terreni privati. Come Laboratorio Civico X auspichiamo poi l’intervento della Asl veterinaria, affinché venga accertata la buona salute degli animali e, similmente, quello della polizia di Roma Capitale che invitiamo a intervenire in caso di affissione abusiva dei manifesti pubblicitari" conclude De Donno.