Ostia – Fedeli divisi sulla ‘censura’, ovvero sulla copertura con un ‘muro’ in cartongesso dell’opera d’arte ‘Glorie e Opere di San Vincenzo Pallotti’, omaggio dell'artista Mario Rosati alla chiesa Regina Pacis di Ostia.


LA VICENDA – La settimana scorsa il parroco di Regina Pacis, don Ludovico Barbangelo, ha nascosto l’opera muraria, un affresco di 60 mq dipinto e poi donato dal Maestro Mario Rosati alla chiesa nel 1978, con degli enormi pannelli. La motivazione? Il murale sarebbe ‘blasfemo’. A far scattare la censura, in particolare, sarebbe una porzione del murale dove è raffigurato lo stupro di una donna.


L’ASSOCIAZIONE ‘SPAZI ALL’ARTE’ - L’associazione culturale ‘Spazi all’arte’, appresa la notizia, si è immediatamente mobilitata organizzando un sit in pacifico in piazzale Regina Pacis e lanciando una petizione online per “restituire l’opera d’arte alla città e abbattere il muro”.


LA PETIZIONE – L’associazione lancia quindi un appello chiedendo “il sostegno dei cittadini per un atto che sta dividendo i fedeli di Ostia e cioè la costruzione di un muro che oblitera la visione di un'opera d'arte contemporanea, "Glorie e Opere di San Vincenzo Pallotti" omaggio dell'Artista Mario Rosati alla Chiesa Regina Pacis”. “Un'opera che è stata esposta per ben 37 anni, sotto l'approvazione del Vaticano, di papa Giovanni Paolo II e del ministero dei Beni Culturali e che una settimana fa è stata sacrificata dietro un muro con l'ignominia di essere "blasfema"”, spiega ‘Spazi all’arte’: “Questo atto è stato consumato con autorità e abuso di potere, tenendo all'oscuro l'artista stesso. Quindi sostenete la buona causa dell'abbattimento del muro. firmate la petizione. Grazie”, conclude la nota.


https://secure.avaaz.org/it/petition/CITTADINI_SENSIBILI_ALLARTE_LIBERIAMO_LARTE_CONTEMPORANEA_SEPOLTA_VIVA/?pv=0&fb_action_ids=895684807216889&fb_action_types=avaaz-org%3Aendorse