Ostia - Noemi Moscetta era una ragazza allegra e piena di vita che soli 24 anni morì in un tragico incidente aereo mentre cercava di coronare il sogno della sua vita.



Nata a Roma il 13 dicembre del 1984, esattamente 28 anni fa, il 20 gennaio del 2008 rimase coinvolta in una sciagura nei pressi di Bastia Umbra mentre si addestrava in un volo notturno  per conseguire la licenza di pilota di linea. Insieme a lei morì anche l'istruttore Antonino Sarica.

 

In sua memoria è stata organizzata una maratona benefica che si svolgerà domenica 16 dicembre da via dell’Idroscalo. Motore dell’iniziativa la signora Beatrice Coscia, mamma di Noemi. A partire dalle ore 9.30 i concorrenti potranno iscriversi e saranno loro forniti il pettorale e la borsa gara che conterrà la t-shirt esclusiva della onlus e gli omaggi offerti dagli sponsor. Quote: adulti euro 10 e bambini euro 3.

 

L’intero ricavato della maratona sarà devoluto all'ospedale Cpo di Ostia per l'acquisto di una carrozzina motorizzata per disabili. “Regaliamo per il natale ormai prossimo un sorriso a chi ne ha bisogno e a Noemi un ricordo”, spiega la signora Beatrice: “oggi avrebbe compiuto 28 anni... A tutti porgo i miei ringraziamenti e ricordo che basta poco per far sì che il mondo migliori: questo evento ce ne dà l'occasione”.


E Noemi? Era una creatura innamorata del volo fin da bambina che, con brillanti risultati, aveva frequentato l'istituto tecnico aeronautico "F. De Pinedo" di Roma. Conseguita la maturità aeronautica con 100/100 e la licenza di pilota privato fu chiamata dalla compagnia aerea Air One per uno stage di tre mesi, che al termine fu convertito in un contratto a tempo indeterminato.

 



Anche nel lavoro Noemi si distingueva. Preparatissima, non si risparmiava mai, lavorava più del dovuto mostrando sempre un altissimo senso della responsabilità. Insieme a due suoi colleghi, Fabrizio Liberatori e Massimiliano Bazzocchi, aveva fondato un ufficio strategico per il controllo, la manutenzione e il monitoraggio delle avarie di piccola e grande entità, la prevenzioni dei guasti e la gestione del materiale. Faceva turni assurdi e si manteneva a disposizione anche di notte e nei giorni liberi.


Contemporaneamente continuava lo studio e l'addestramento per conseguire il brevetto di livello superiore presso la scuola di volo Aviomar all'aeroporto dell'Urbe, per il quale investiva tutto il suo tempo e i suoi soldi.

Il 20 gennaio del 2008 era una bellissima giornata. La prima giornata libera dopo più di due mesi e Noemi aveva deciso di completare le ore di volo notturno in ifr.



Successive indagini evidenziarono che uno strumento di volo, l'orizzonte artificiale, non funzionava correttamente a causa di una manutenzione poco corretta (un filtro di 12,00 dollari non sostituito).


L'associazione, fondata in ricordo di Noemi dalla mamma Beatrice Coscia, si propone di aiutare i ragazzi volenterosi e impegnati per la realizzazione dei loro sogni, collaborando anche con altre associazioni che hanno gli stessi obiettivi.