L’evento è stato organizzato dai presidente delle Commissioni in X Municipio Mirella Arcamone e Luigi Saito

Ostia (Rm) - A Ostia continua il confronto tra l’Amministrazione del X Municipio e i giovani del territorio. Al Teatro del Lido è andata in scena la visione del documentario “Le valigie della storia”, fatica cinematografica della produttrice Marina Piperno e il marito Luigi Monardo Faccini. Film che racconta l’esperienza della donna, e della sua famiglia, con il rastrellamento di Roma perpetrato dai nazisti avvenuto il 16 ottobre 1943.

Ostia non dimentica: il documentario mostrato agli studenti sugli orrori del Nazismo

Più di un centinaio di studenti si sono riuniti all’interno del teatro lidense, con l’obiettivo di vedere il documentario e sentire le parole di Marina Piperno riguardo una delle pagine più drammatiche della storia italiana. L’evento svoltosi nella mattinata del 7 febbraio 2025, è il frutto del lavoro della Commissioni del X Municipio “Politiche Sociali e Abitative” e “V Cultura – Scuola e Politiche Educative – Legalità”. 

Il messaggio agli studenti del territorio

L’obiettivo delle due Commissioni municipali, è stato quello di rendere più consapevoli i giovani verso alcune pagini atroci della storia. Questo grazie alla conduzione dei presidenti Mirella Arcamone e Luigi Saito, che in primis come insegnanti hanno deciso di promuovere questa tipologia d’incontro all’interno delle attività promosse per il Giorno della Memoria 2025.

Ostia non dimentica: il rastrellamento nel Ghetto Ebraico

La frase che alimenta l’evento e la sua costruzione, è quella pronunciata recentemente dalla Senatrice a Vita Liliana Segre. “Della Shoah alla fine non si parlerà più”. Parole che, almeno sul litorale, hanno alimentato la voglia di non far dimenticare questi drammatici eventi, partendo dal dibattito coi più giovani e raccontando gli aneddoti legati al rastrellamento degli ebrei romani nella zona del Portico d’Ottavia, Trastevere e Monteverde. Pagine buie della nostra città, ricordate anche con fatti meno noti al pubblico, ma ugualmente efficaci, grazie all’apporto dello storico Marco Severa. 

Lo storico Marco Severa