Ostia, nuova sospensione bando Aec. Anffas: “Situazione paradossale”
Ostia – Nuova sospensione del bando Aec: la situazione è ormai diventata paradossale. A denunciare il nuovo dietrofront è l’Anffas onlus di Ostia che ricostruisce gli ultimi avvenimenti. Il 30 dicembre alle 18 arriva l’assegnazione definitiva del servizio Aec. Nemmeno 24 ore dopo, il 31 dicembre alle 13 il contrordine: bando sospeso fino al termine di febbraio. Motivo: carenza di tempi tecnici per la firma dei contratti. Quello che sta accadendo continua a lasciare sgomenti. E i motivi sono tanti, troppi:
1) L’aggiudicazione definitiva è stata notificata il 30 dicembre 2014 alle 18, con dieci giorni di ritardo rispetto all’atto datato 20 dicembre 2014 (come si può vedere in allegato), salvo essere poi frettolosamente sospeso. Come mai si è aspettato tanto?
2) nella determina di assegnazione, poi sospesa, si legge chiaramente come “alla data attuale, non risultano notificati al municipio atti di ricorso e che, pertanto, nel rispetto dei tempi relativi è possibile procedere all’aggiudicazione definitiva”. Al contrario: Anffas Ostia Onlus (come si può vedere in allegato) ha presentato regolare ricorso al Tar (n. 16669/2014) sull’aggiudicazione provvisoria e su tutti gli atti non conosciuti o successivi, nei tempi e nei modi previsti di legge. Come mai si scrive il contrario?
3) La comunicazione del ricorso al Tar effettuata da Anffas Ostia Onlus è stata notificata al Municipio Roma X con tanto di copia di ricevuta. Per questo motivo il servizio AeC non poteva e non doveva essere aggiudicato definitivamente se non dopo la decisione della camera di consiglio del tar che si sarebbe dovuta esprimere il 9 gennaio o al più tardi il 21 gennaio. Perché il servizio è stato aggiudicato?
4) La sospensione per carenza di tempi tecnici continua a essere un mistero. Perché non si è tenuto conto del ricorso al Tar presentato da Anffas Ostia Onlus nella sospensiva?
5) Nella determina di aggiudicazione definitiva apprendiamo come il 21 novembre con determina n. 2796 sia stato aggiudicato provvisoriamente il servizio AeC lotti A, B e C senza però che tale aggiudicazione (salvo l’approvazione provvisoria della graduatoria) sia mai stata notificata ad Anffas Ostia Onlus. Come mai?
6) Sempre nel testo della determina di aggiudicazione definitiva si legge che con il supporto delle organizzazioni sindacali, si è deciso di “rimodulare parzialmente l’aggiudicazione provvisoria” facendo riferimento a una nuova determinazione dirigenziale n. 2973 del 9 dicembre 2014. Anche questa determina non è mai notificata ad Anffas Ostia Onlus. Come mai? E di quali organizzazioni si parla visto che la Uil ha smentito ufficialmente di aver firmato alcunché, mentre altre non sono mai state messe al corrente?
7) Durante il mese di dicembre Anffas Ostia Onlus ha inviato al Municipio Roma X numerose istanze, anche pubbliche, con le quali si chiedevano delucidazioni sul bando AeC e disposizioni in merito agli operatori. Questo anche a fronte delle dichiarazioni dell’Assessore al Welfare Droghei sulla sospensione di tutte le gare, ancora oggi presente sul sito del Municipio Roma 10. Come mai non è mai stata data alcuna risposta?
8) L’aver aggiudicato definitivamente (salvo poi ripensarci) il servizio AeC senza attendere che il Tar si pronunciasse sul ricorso di Anffas Ostia Onlus comporterà tra l’altro un ulteriore carico per l’associazione, che ai 6mila euro già versati dovrà aggiungerne altri 20mila tra richiesta di sospensive e ricorsi sull’aggiudicazione definitiva. La sospensione per carenza di tempi tecnici non ci fermerà. Ora ci chiediamo: chi si prenderà carico di questo onere e dei costi cui sarà sottoposto il Municipio?
9) Dispiace constatare come ad eccezione dei consiglieri Ferrara e Rasi e in parte i loro gruppi, la politica locale, sempre attenta alla nostra associazione durante le campagne elettorali, sia rimasta completamente in silenzio di fronte a questa vicenda pur essendo informata dell’accaduto grazie all’attento e scrupoloso lavoro svolto dai mezzi di comunicazione. La tutela e il controllo di ciò che avviene in un territorio importante come il X Municipio, non può e non deve essere demandata a un’associazione di famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale che al contrario dovrebbe occuparsi solo ed esclusivamente dei propri ragazzi o di portare il proprio apporto scientifico alla comunità, come nel caso del progetto sulle matrici ecologiche o sull’autismo di concerto con l’Asl. Come mai?
10) La carenza delle notifiche, la carenza di parte della documentazione da noi richiesta, il bisogno di effettuare nuovo accesso agli atti, la necessità di presentare nuovo ricorso al Tar, di un successivo eventuale accoglimento della richiesta di sospensiva da noi effettuato sull’aggiudicazione provvisoria, chiarisce come allo stato attuale sia molto difficile la tutela giudiziale dei diritti e degli interessi legittimi delle persone e degli enti no-profit, facendo cadere il peso soltanto sulla buona volontà della magistratura in un contesto in cui la politica non mette in condizione il cittadino di potersi difendere. Perché?
11) Allo stato attuale il Municipio Roma X non ancora mai fatto pervenire ad Anffas Ostia Onlus richieste ufficiali in merito alle posizioni degli operatori di cui è in possesso dei curricula e di tutti i riferimenti. Come mai?
L’Anffas a questo punto, “come già accaduto”, informa che “si riserva di tutelare la propria immagine in tutte le sedi legali”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere municipale di Forza Italia Cristiano Rasi, che afferma: “Sul bando Aec presenterò a nome di tutta l’opposizione una interrogazione scritta per capire i motivi di questi continui ‘stop&go’. Il 20 dicembre (ma la comunicazione è arrivata solo il 30 di dicembre) l’assegnazione definitiva del bando, poi il 31 dicembre la sospensione. Una situazione paradossale, condita dalle problematiche sollevate da diverse associazioni, che non può passare inosservata. Speriamo che l’assessore Droghei abbia già pronta una scusa valida con cui tentare di uscire da una impasse francamente imbarazzante”.
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