Ostia: sparò al benzinaio. Arrestato cantante neomelodico
Ostia – Di nuovo nei guai G.T., 23 anni, cantante neomelodico romano ma di origini partenopee piuttosto noto tra gli appassionati di questo genere musicale. Lo scorso 2 gennaio il giovane tentò di rapinare un distributore di carburante in via Prenestina, ferendo al piede un passante: per questo motivo fu arrestato dai carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia Casilina. La sera del 31 dicembre, invece, cercò di mettere a segno un ‘colpo’ ai danni della pompa di benzina di viale delle Repubbliche marinare, a Ostia, ferendo gravemente all’addome un cittadino del Bangladesh di 53 anni, che vi lavorava.
Tra i due tentativi di rapina, i militari rilevarono delle ‘analogie particolarmente evidenti’, come dichiarò a Ostiatv l’allora comandante della compagnia Casilina, Domenico Albanese. Tra gli elementi al vaglio degli investigatori la stessa auto vista sul posto, una Citroen nera. E uguali anche i due proiettili recuperati, appartenenti ad una pistola semiautomatica calibro 9. Adesso, a distanza di mesi, dopo accurate indagini, i carabinieri agli ordini del maggiore Pantaleone Grimaldi, hanno notificato a G.T. un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari in quanto accusato della rapina di Ostia, tentato omicidio, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. L’episodio contestato è appunto quello della sera di San Silvestro quando armato di pistola cercò di appropriarsi dell’incasso presenti due dipendenti. A seguito della reazione di uno dei due, il giovane esplose un colpo d’arma da fuoco ferendolo gravemente. Quelli che fin dai primi momenti dopo il suo arresto in flagranza in via Prenestina sembravano solo sospetti sul suo coinvolgimento anche nel fatto di sangue dell’ultimo dell’anno si sono trasformati in gravi indizi di colpevolezza che hanno consentito al gip del tribunale di Roma l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti.
Il 23enne, piuttosto famoso su YouTube e tra gli appassionati del repertorio musicale napoletano, era già stato arrestato per spaccio a gennaio del 2012 dai carabinieri durante un blitz a Tor Bella Monaca. Nato a Roma ma residente ad Ardea, era stato fermato in via San Biagio Platani mentre vendeva una dose di cocaina a un ragazzo insieme ad un complice. Dopo aver scontato sei mesi in carcere, era tornato libero a luglio dello stesso anno. Il padre, quando tentò le due rapine, era a sua volta in prigione per rapina: gli inquirenti ritengono che abbia avuto rapporti con la mafia catanese.
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