Ostia - Inps Ostia persa la prima causa da 320mila euro contro Anffas Ostia nel 2011 (sentenza n° 9225/2012), pur vedendosi anche rigettato dal giudice, con una sospensione, una nuova cartella con annesso pignoramento da 128mila euro, torna scandalosamente alla carica contro l'associazione. Non Durc positivi ma una nuova richiesta di 55mila euro per supposti insoluti 2008-2009, in realtà parte degli stessi crediti già annullati proprio con la sentenza nel 2011, passata in giudicato. L’Inps in tal modo ha sospeso l'emissione del documento unico regolarità contributiva (Durc) bloccando comunque i fondi dell’associazione, pur non potendo continuare a emetterne di negativi, come avvenuto con l’ormai tristemente famoso Durc irregolare per “1 centesimo di euro stimato” poi sospeso dal giudice del Tribunale del Lavoro.

L’ente previdenziale ha inviato nei giorni scorsi una serie di “comunicazioni di preavviso di accertamento negativo” per via telematica all'associazione, una per ogni singolo Durc richiesto dai debitori pubblici di Anffas Ostia su nostra specifica richiesta, conseguentemente alle sospensione ottenute dalla magistratura, così da vedere sbloccati i fondi fermi nelle casse delle varie amministrazioni. Soldi che servono alle terapie e all'assistenza dei ragazzi e per gli stipendi dei lavoratori: essendo una Onlus Anffas Ostia non genera utili, ma reinveste tutto nell’associazione che ricordiamo è presieduta da genitori che agiscono a titolo volontario. Scandalo nello scandolo: le “comunicazioni di preavviso di accertamento negativo” si stanno manifestando in via telematica, pur in assenza di avvisi di pagamento formali ma neanche informali dell'Inps e quindi impossibili da poter far annullare in giudizio o con un ricorso, tra l'altro su parte di contributi degli esercizi 2008-2009, le stesse su cui il Magistrato Dott.ssa Casola del Tribunale del lavoro di Roma ha già dichiarato cessata la materia del contendere,  tanto che Inps stessa non ha neanche presentato appello.

Anffas Ostia rischia nuovamente la paralisi senza aver alcun debito contributivo con l’Inps, che evidentemente continua a non ricordare che da luglio 2013 è in piedi un tavolo di conciliazione tra Inps e Regione Lazio, proprio per definire la questione dei crediti verso le Asl ceduti all’INPS da enti morali accreditati, come Anffas Ostia. Insomma Inps tenta di punire la Onlus per una “stortura” burocratica per il quale si sta tentando di porre rimedio. Alla richiesta fantasma con cui Inps sta facendo coincidere la sospensione dei Durc, si unisce il problema del pignoramento dei fondi per la ristrutturazione di un bene confiscato alla mafia in possesso dell'associazione, che seppur sospeso anche questo, stoppa il progetto che Abecol e Regione Lazio stanno per premiare come “Best Practice”. Mentre le istituzioni chiedono ad Anffas Ostia di farsi portavoce della legalità e di essere capofila di un progetto di eccellenza l’Inps lo blocca senza che l’associazione abbia alcun debito con l’ente. Anffas Ostia ringrazia tutti gli enti istituzionali che in questo periodo le sono rimasti accanto, lavorando e spingendo affinché questa situazione paradossale cessasse… il Mun . Roma X di Roma Capitale ed Abecol, di propria iniziativa hanno inviato interrogazioni urgenti da Inps, sul perchè non si sblocchino i Durc quando è evidente che una sentenza passata in giudicato ha già dato ragione ad Anffas. “Tutto questo integrerà la denuncia già presentata contro i dirigenti di Inps-Ostia – afferma il presidente di Anffas Ostia, Ilde Plateroti -. Per trent’anni abbiamo combattuto contro tutto e tutti e l’abbiamo sempre spuntata. Abbiamo un accreditamento definitivo al sistema sanitario regionale appena giunto sulle nostre scrivanie, figurarsi se ci facciamo spaventare da queste cose. Noi andiamo avanti, chi pensa di poterci rovinare il Natale non ha fatto i conti con Anffas Ostia. Abbiamo le spalle larghe. Noi andiamo avanti per la nostra strada senza timori”.