Ostia, nuovo sequestro del Faber Beach: revocata la concessione
IL BLITZ - A distanza di una settimana dal taglio del nastro per l’avvio della stagione estiva, che la cooperativa Nausicaa aveva definito la ‘rinascita del Faber Beach’, questa mattina nuovo blitz della Polizia locale di Roma Capitale nella spiaggia libera attrezzata su lungomare Paolo Toscanelli. Gli agenti dell’ufficio Pg Edilizia del Gruppo X Mare, agli ordini del comandante Antonio Di Maggio, hanno messo i sigilli a tutte le strutture della spiaggia contestando il reato di occupazione demaniale abusiva e denunciando il concessionario. Il provvedimento è scattato dopo la notifica della revoca della concessione.
L’OPERAZIONE – Nel corso dell’operazione i vigili, coordinati da Antonello Strino, hanno posto sotto sequestro la struttura contestando ai precedenti gestori presunti abusi edilizi (ampliamento, ndr) di 300 metri quadrati. Non sono state sequestrate le attrezzature tra cui lettini e ombrelloni che questa mattina sono stati ‘prestati’ ad alcuni bagnanti, mamme con bambini, che si trovavano sull’arenile dai concessionari.
LA REVOCA – “La concessione ci è stata nuovamente revocata, come già accaduto il 22 aprile scorso, in quanto, come abbiamo potuto capire, il direttore del X Municipio, Cinzia Esposito, avrebbe rilevato dei ‘vizi strutturali’ da parte del tribunale fallimentare che dopo una regolare asta giudiziaria per l’acquisizione della Faber Beach srl, alla quale hanno partecipato anche altre cooperative e associazioni, ci ha assegnato la concessione. Sembra che la Esposito voglia non solo la partecipazione all’asta ma anche un bando”, spiega a Ostia Tv Fausto Busato, delegato del consiglio di amministrazione del consorzio Nausicaa.
L’ASTA – “Così come si presenta, è una vicenda che verrebbe da definire strana e ambigua”, prosegue Fausto Busato. “Quello che è certo è che il consorzio Nausicaa ad aprile 2015 ha partecipato ad una regolare gara su una concessione demaniale del litorale romano fondata sul valore economico prodotto, così come ha recentemente auspicato Raffaele Cantone, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione. Abbiamo fatto un’offerta, che è stata accolta perché giudicata evidentemente la migliore, di 400mila euro nella quale il tribunale ha incluso anche la concessione demaniale. Abbiamo già pagato il canone, effettuato le certificazioni e ottenuto tutte le autorizzazioni”.
OTTOBRE 2013 – Il 31 ottobre 2013 le Fiamme gialle del II gruppo di Ostia avevano sequestrato, in esecuzione di un’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari Massimo Di Lauro, il Faber Beach, dichiarato fallito per un debito di oltre 8,3 milioni di euro per imposte e contributi non versati all’Erario. Il gestore nonché fondatore del lido, Fabrizio Sinceri, fu denunciato insieme ad altre tre persone per bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale per aver “deliberatamente avviato al dissesto finanziario il Faber, sottraendone il patrimonio e indirizzandolo poi verso un fallimento pilotato ed una bancarotta programmata”.
LA RINASCITA – Una vicenda travagliata, quella del Faber, a lungo meta dei nottambuli che lo frequentavano nelle notti della movida lidense, animata anche da tanti concerti ai quali hanno preso parte artisti italiani e stranieri. La lunga chiusura, poi l’annunciata rinascita.
I DANNI – “Siamo stupiti per quello che è accaduto”, afferma Fausto Busato: “questa mattina i vigili sono venuti senza alcun preavviso, neanche il preavviso di cinque giorni. Quando si trattò dell’Amanusa ci fu uno sgombero ma fu fatto un inventario con i carabinieri, i tecnici del Municipio. Stavolta no. I danni sono grandi. Basta pensare che oggi è venerdì e che avevamo fatto le scorte alimentari per il week end: anche il pesce. Abbiamo dovuto mandare a casa i dipendenti, 18 persone tra cui 7 lavoratori delle categorie svantaggiate”.
IL RICORSO – “Adesso, dopo aver investito questa somma ingente nel Faber grazie anche ad un prestito della Banca etica, rinunciando ad un altro progetto che stavamo valutando, abbiamo considerato se rinunciare… Abbiamo deciso di andare avanti, di non mollare: se davvero c’erano delle ‘irregolarità’ perché non intervenire ad ottobre ma ora, in estate? Abbiamo pertanto dato mandato ai nostri legali di intervenire presso tutte le sedi”, conclude il delegato del consiglio di amministrazione del Nausicaa. Questa mattina uno dei dipendenti, Roberto Bocchini, si è incatenato per protesta sotto alla sede del X Municipio.
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