Ostia – ‘Oltre le sbarre’ è il tema conduttore della Festa della Vita di quest’anno – giunta alla XIV edizione – che vuole far riflettere - soprattutto attraverso testimonianze dirette - sulla realtà del carcere come parte integrante di ogni comunità cittadina. Appuntamento mercoledì 17 maggio dalle 9.30 alle 11.30 presso il liceo scientifico Antonio Labriola di Ostia in occasione della Festa della vita organizzata dal Gruppo studentesco di iniziativa sociale ‘Lello Romano’.

“Vorremmo accendere i fari su questa realtà non per una curiosità che accompagna in genere luoghi per lo più nascosti agli occhi della cittadinanza, ma per sentirci cittadini partecipi di una medesima comunità civile”, spiegano gli organizzatori. “Vorremmo innanzitutto dire che chi sbaglia rimane sempre una persona con potenzialità di cambiamento, con dei sentimenti, delle emozioni e tanto amore. Vorremmo invitare ad andare oltre le sbarre per conoscere, comprendere e risollevare. Vorremmo collaborare con l’Istituzione affinchè emerga sempre di più la caratteristica della persona, quale sede di potenzialità insperate avviando un percorso che sia ‘rieducativo’ piuttosto che ‘punitivo’”, prosegue la nota degli organizzatori.

“Vorremmo condividere momenti ‘oltre le sbarre’ attraverso eventi sportivi, teatrali o cinematografici… dove si crea una vera e propria ‘zona franca’ di incontro da parte dei detenuti con il tessuto cittadino. Vorremmo che la giustizia che esprime la sua condanna attraverso la sospensione della libertà per un tempo proporzionato alla pena, la stessa giustizia continui ad esprimere se stessa anche nel riconsiderare la persona che ha scontato il proprio debito, come una “persona nuova”!”.

Il Gruppo Studentesco di Iniziativa Sociale collabora con l’Ass. ‘L’Alternativa’ onlus nel Progetto ‘Accanto ai detenuti’ per esprimere anche in questa particolare situazione della vita umana il valore profondamente vissuto e condiviso della “centralità della persona”. E’ un valore che non guarda in faccia a nessuno per quanto di diversità possa apparire agli occhi nostri: ogni uomo mantiene in sé la dignità della persona al di là degli errori o delle apparenze; al di là della diversità di sesso, religione, razza o situazione sociale! Alcune domande - qui di seguito proposte – avranno certamente le loro esaurienti risposte dalle testimonianze delle persone autorevoli che saranno presenti alla festa. 1. Un uomo può veramente ‘cambiare’ dopo aver scontato la sua pena? 2. In questa società ‘individualista’ siamo in grado di riaccogliere gli ex-detenuti nella nostra quotidianità? E’ più funzionale educare i carcerati alla vita sociale o insegnare alla società a non vivere di pregiudizi?