Ostia - Arrestati all’alba di questa mattina gli autori dell’omicidio di Mario Cuomo, il benzinaio freddato con un colpo di pistola alla nuca sotto gli occhi del figlio Alessandro durante una rapina. L’assassinio avvenne il 9 agosto del 2011 poco prima delle 13 quando due uomini con il volto travisato dai caschi fecero irruzione in un distributore di carburanti della Erg sulla via Aurelia, chilometro 43, a Cerenova, nel comune di Cerveteri, Roma, a 40 chilometri a nord della Capitale. Messo a segno il colpo i killer scapparono a bordo di uno scooter rosso.

 

Il titolare della stazione di servizio fu ucciso al culmine di una rapina dove rimase ferito gravemente anche il fratello della vittima, Giancarlo, che ha riportato tutt’ora delle gravi disabilità. La rapina fruttò ai banditi “soltanto” 1200 euro. Era la terza in pochi mesi: stavolta Mario, che gestiva la pompa insieme al fratello, reagì ribellandosi. Ma i killer, per tutta risposta, spararono prima a Giancarlo, ferendolo ad una spalla, poi a Mario, alla testa, colpendolo a morte. Alessandro, 35 anni, il figlio, che lavorava con loro al distributore Erg, mentre il figlio di Giancarlo ha una tabaccheria, riuscì a nascondersi. Fu lui poi a chiamare il 112 e il 118 mentre inutilmente tentava di tamponare la ferita al padre. Anche la moglie della vittima, Angela, lavorava al lavaggio nello stesso distributore. Una famiglia per bene, di gran lavoratori, dissero quanti li conoscevano, sconvolti.

 

Dopo mesi di indagini, di elementi raccolti e vagliati accuratamente, i carabinieri del nucleo investigativo di Ostia e della compagnia di Civitavecchia hanno finalmente arrestato i tre responsabili. Si tratta  dei due autori del tragico colpo, due pregiudicati romani già noti alle forze dell’ordine, e di un terzo uomo di Cerveteri che, nell'occasione, fornì aiuto e alloggio ai due malviventi. Mario Cuomo fu ammazzato il giorno del suo 62° compleanno davanti al figlio.

 

Così, dopo un’attività investigativa durata quasi un anno, i militari di via Zambrini agli ordini del colonnello Giovanni Adamo insieme ai colleghi del comune marinaro sono risaliti agli autori della tragica rapina.