Ostia - Domenica 28 ottobre, alle ore 17, presso il centro socioculturale Affabulazione di piazza M.V. Agrippa 7 h, a Ostia ponente, Filippo Lange intervisterà il protagonista del documentario, Hamdan Je’we, un giovane palestinese. 

 

Hamdan Je’we ha 29 anni e soffre dalla nascita di una disabilità fisica. Ha vissuto i primi 11 anni della sua vita in isolamento in casa, perché in Palestina l’handicap è ancora motivo di vergogna per le famiglie nei confronti della comunità.  Poi ha deciso di uscire, di liberarsi, di camminare.

Da quel momento non fa che battersi per i diritti delle persone con disabilità, viaggiando e costruendo reti di solidarietà sempre più ampie. Hamdan ha raccontato la sua storia nel documentario “La stanza di Hamdan”.

 

Alle difficoltà di un’esistenza così irta di ostacoli Hamdan risponde con il sorriso sulle labbra, anche quando parla delle persone care e dei parenti che sono morti in situazioni di conflitto, lasciando da parte l’odio e il rancore, e mantenendo uno sguardo lucido e attento anche nell’affrontare i problemi e le contraddizioni interne al suo popolo.

 

Alla proiezione del documentario Hamdan affiancherà la presentazione di un progetto innovativo di cooperazione tra una organizzazione non profit e una for profit con l’obbiettivo comune di intervenire su una realtà così drammatica con un approccio lontano dalla logica assistenzialista e vicino a quello dell’impresa sociale.

 

 L’associazione Moire, che ha come scopo l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, collaborerà assieme alla società Terrena ad un progetto che prevede la realizzazione di monili di design che verranno commercializzati e i cui proventi andranno a sostegno delle attività dell’associazione stessa.