Ostia, Panella: “Al Grassi 60 posti letto in medicina non bastano”
Ostia - La commissione politiche sociali e salute del consiglio regionale del Lazio, presieduta da Rodolfo Lena (Pd), martedì 10 marzo ha ricevuto in audizione il direttore generale della Asl Rm/D, Vincenzo Panella, che si è soffermato, oltre che sull'Atto aziendale in via di adozione, sul Piano strategico triennale. Al centro del dibattito, in primo luogo, la situazione attuale dell'ospedale Grassi di Ostia, principale struttura di riferimento sul territorio. In particolare, è stata annunciata una organizzazione per dipartimenti (medico, chirurgico, materno-infantile, dell'emergenza e dei servizi), finora assenti, e interventi urgenti per il pronto soccorso e la radiologia. L'obiettivo è limitare i disagi finora patiti dalla popolazione, spesso costretta a "migrare" in altre Asl per mancanza di posti letto.
"Stiamo predisponendo un progetto edilizio che preveda uno spostamento della camera calda e il recupero di spazi per le attese destinate ai vari codici - ha spiegato Panella -. Nel 'backstage' del Pronto soccorso, poi, ci sarà al piano terra la medicina d'urgenza, con posti letto, e cambieremo anche il percorso della radiologia che oggi crea un imbuto fastidioso". Vincenzo Panella ha ricordato che il Grassi "è un ospedale vecchio di trent'anni, senz'altro sottodimensionato rispetto al bacino di utenza, specie nei mesi estivi". Una situazione che, come è stato ricordato in Commissione, determina una mobilità passiva che sfiora l'80 per cento. "D'altronde 60 posti letto di medicina non possono bastare", ha ammesso il direttore generale al termine dell'audizione. Novità anche relativamente alla gestione dei cosiddetti "ovulatori" (vengono così definiti i trafficanti che ingeriscono ovuli contenenti droga e che vengono fermati all'aeroporto di Fiumicino). "Stiamo realizzando dentro l'ospedale Grassi due locali appositi, dove poter fare endoscopie in sicurezza senza creare disagi al resto della popolazione", ha detto Panella. "I lavori sono appena cominciati e dovrebbero finire per l'estate - ha spiegato -. In questo modo avremo due, tre camere destinate agli 'ovulatori' che saranno gestite direttamente dalla guardia di finanza e dalla Polizia penitenziaria".
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