Ostia - Con una decisione che non ha mancato di suscitare clamore è stato ritirato il bando che istituiva la sosta a pagamento sul lungomare di Ostia. La decisione è stata annunciata ieri dal presidente Giacomo Vizzani nel corso di una conferenza stampa che si è svolta nell’aula Massimo Di Somma. Ad oggi il minisindaco non ha rilasciato ulteriori dichiarazioni.

 
Dopo tante polemiche e proteste il municipio XIII ha fatto dietrofront sui parcheggi a pagamento. Già da ieri sera, la sosta è tornata libera. Il provvedimento era entrato in vigore il 22 luglio scorso tra mille contestazioni. Non sarà più necessario quindi pagare i 2 euro per il parcheggio diurno e 4 per quello notturno nei 21 lotti distribuiti sul litorale compreso tra il porto turistico e lungomare Amerigo Vespucci.

 
A schierarsi contro il provvedimento, ritenuto “illegittimo”, le forze politiche della sinistra e La destra, i balneari, le associazioni Sos soccorso cittadino e Cambiare davvero, i comitati.  E anche parte della maggioranza di via Claudio. Venerdì scorso, a rendere ancora più rovente l’affair, era stata recapitata una lettera anonima piena di insulti al presidente Vizzani, alla giunta e ai capigruppo.

 
A distanza di un giorno dalla decisione di sospendere la sperimentazione, che era stata voluta dal presidente Vizzani e da parte della maggioranza per combattere l’abusivismo, la vicenda è tutt’altro che archiviata.

 
Commentando il ritiro, Marco Belmonte, consigliere municipale Pd, presidente della commissione controllo e garanzia, che aveva affrontato in due sedute la presunta irregolarità del bando, dichiara che “l’opposizione e i cittadini si aspettavano questa decisione”. E sottolinea che ne era stata “riconosciuta l'illegittimità e la possibilità che non fosse rispettato il codice della strada”, più precisamente l'articolo 7 quello che stabilisce che le strisce sono normate solo se fatte dall'Atac.

 
Belmonte, ribadendo che “l’importante è che il bando sia stato ritirato”, anticipa anche di stare “valutando con degli avvocati se i cittadini possano, attraverso una class action, riappropriarsi dei soldi spesi per i parcheggi”.


“E’ una sconfitta non per l'amministrazione ma della città”, afferma invece Pierfrancesco Marchesi, consigliere PdL, presidente della commissione lavori pubblici, che aveva sostenuto il progetto. “Le cooperative che gestivano le aree si sono ritirate in quanto minacciate per tutta la durata dell'esperimento, che serviva a cambiare la situazione del lungomare dove sono presenti gli abusivi. Una cosa positiva”, prosegue, “era che erano state assunte 100 persone dei nostri servizi sociali che per tutto l'anno ci hanno chiesto di lavorare”.


“Da una parte sono contento perché facevo parte di una piccolo gruppo di consiglieri della maggioranza che era contrario”, interviene invece Cristiano Rasi, consigliere PdL. “Era un bando sperimentale che voleva contrastare il fenomeno dell'abusivismo. L'esperimento si è rilevato negativo in quanto la cittadinanza ha mandato un segnale che per fortuna il presidente ha recepito. Credo anche”, continua, “che la tempistica sia stata sbagliata in quanto è cominciato in piena stagione”.


“Siamo soddisfatti del ritiro anche se non si tratta di ritiro ma di una richiesta di risoluzione consensuale da parte delle cooperative”, dichiara Paolo Surini, portavoce IdV del municipio XIII. “E’ una battaglia portata avanti da aprile quando abbiamo contestato l'illegittimità del bando circa il criterio dell'assegnazione: ne hanno pagato le spese i cittadini ed i lavoratori delle cooperative per delle responsabilità dell'amministrazione”. E conclude: “Ci hanno accusato di fare il gioco dei balneari ma non è così, tanto è vero che abbiamo presentato un'interrogazione datata 29 maggio per fare chiarezza sulla questione parcheggi e per la quale stiamo ancora attendendo una risposta in regione”.