Ostia, parcheggi a pagamento: esplode la polemica
Ostia – E’ più che mai esploso il caso dei parcheggi a pagamento sul lungomare di Ostia. Tra la lettera anonima inviata ieri al presidente del municipio XIII, Giacomo Vizzani, alla giunta ed ai capigruppo, contenente pesanti insulti per l’introduzione della tariffazione della sosta, la smentita di oggi del minisindaco in merito a presunte indagini dei carabinieri e l’invito del consigliere UdC agli automobilisti a “rivoltarsi contro la richiesta di pagare il vergognoso balzello imposto dalla giunta”, la polemica non accenna a placarsi.
“Non si capisce perché un automobilista che parcheggia sulle strisce bianche dovrebbe pagare”, dichiara Paletta, anche lui destinatario della missiva anonima. Le strisce, infatti, non sono blu. Erano state disegnate delle strisce gialle ma sono state cancellate. Un caos. E gli automobilisti non sono affatto teneri con gli oltre duecento addetti delle tre cooperative che hanno in concessione i 21 lotti con i 4mila posti auto. “Le cooperative private esigono fino a 4 euro a parcheggio senza peraltro avere alcun potere sanzionatorio in caso di mancato pagamento. L’illegittimità di questo comportamento è comprovata anche dal fatto che sia la polizia municipale sia le altre forze dell'ordine si astengono dal multare gli automobilisti che non pagano i posteggiatori”, prosegue Paletta.
Secondo Paletta, gli automobilisti pagherebbero “solo per paura di ritrovarsi l'auto danneggiata”. E aggiunge che “un’amministrazione che instaura rapporti fondati sulla paura e sull'intimidazione, lascia colpevolmente spazio a comportamenti estorsivi”. E poi: “Spero che il presidente Vizzani capisca l'errore macroscopico e sospenda subito la sperimentazione: invito da subito, invece, i cittadini a rivoltarsi contro questa iniqua e illegittima richiesta di denaro”.
I parcheggiatori, dal canto loro, sono “disorientati”. Da sabato scorso vedono romani e turisti guardarli di sbieco. E non hanno di che difendersi. “Sono qui per lavorare”, spiega uno di loro: “sono rimasto senza lavoro dopo essere stato licenziato. La consideravo un’opportunità. Invece è un putiferio e mi hanno pure insultato!”, conclude. E spiega che quei 2 euro “proprio nessuno li vuole pagare”.
Nel frattempo oggi è uscito un articolo su un quotidiano locale che ha indotto il presidente Vizzani a fare delle dichiarazioni ufficiali. “Non risultano inchieste in corso da parte dei carabinieri in riferimento alla sosta a pagamento, così come scrive un quotidiano, né tanto meno i carabinieri si sono presenti presso la direzione amministrativa del XIII Municipio, come raccontato nell’articolo, per richiedere documenti sul bando”, ha detto il minisindaco, che in relazione alla missiva anonima, “non essendo stato in sede il giorno in cui è stata recapitata, mi riserverò nei prossimi giorni di procede alla formale denuncia”.
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