“Un parcheggio multipiano nella pineta delle Acque rosse? Ennesimo scempio”
Dopo il progetto delle piste da sci, i campi da minigolf ecco spuntare una mega-struttura nel verde, tra via delle Azzorre e il multiplex Cineland.
“Qualche anno fa ci fu il tentativo di realizzare una strada parallela a via delle Azzorre”, spiega Cavino. “Un’opera totalmente inutile e dannosa per l’ambiente con il solo scopo di far declassare la tutela ambientale in quella porzione di Riserva. Ora ci riprovano con la costruzione di un multipiano in pieno centro abitato, dentro la Riserva, che ha una indubbia utilità sociale e civica. Poco distante esiste un parcheggio costruito di recente sotto il nuovo ex Depò che a noi risulta essere quasi completamente vuoto”, prosegue l’ex esponente dei Verdi.
“Diciamo basta a questi ‘progetti spot’ che creano allarmismo e non rispondono ai reali problemi e bisogni della cittadinanza. La politica è una cosa seria, così come seria è la progettazione urbanistica di un intero territorio già fortemente martoriato da strumenti urbanistici in deroga al nuovo piano regolatore, che non hanno prodotto altro che uno sviluppo incoerente e confuso dei nostri quartieri sia sul mare che nell’entroterra”.
Le dichiarazioni di Cavino, presidente di Art.Ide, sono condivise da Silvia Grassi, esponente del direttivo dell’Associazione. E fanno riferimento all’inserimento nel bilancio comunale di una voce che prevede la realizzazione della struttura.
“ Il nostro municipio ha bisogno di risposte su emergenze ben più importanti che non possono più attendere. La politica tutta deve riprendere in mano la sua vocazione primaria che è quella di lavorare per il bene comune”, continuano Grassi e Cavino.
“Occorre rispondere alle esigenze di decoro urbano, rattoppare le buche presenti sulle strade, avviare progetti sociali anche attraverso le cooperative sociali per creare nuovi posti di lavoro per i giovani e meno giovani, occorre pensare ad un turismo sostenibile che tenga in considerazione le enormi potenzialità che abbiamo, dal mare agli scavi di Ostia Antica, dalla zona industriale di Acilia fino al porto di Ostia”.
“Siamo invece abituati – sostengono Cavino e Grassi – ad ascoltare voci e progetti, che costano soldi pubblici e che mai si realizzeranno, che porterebbero ricchezza sempre ai soliti noti e non alla collettività. Ora basta, è giunto il momento di riscendere in campo e di lavorare per una politica seria al servizio di tutti, a cominciare dall’opposizione a questo progetto di multipiano che non ha nessun tipo di utilità”.
“Si lavori invece per l’approvazione definitiva del Piano di gestione della Riserva, mai attuato sin dal 1996, anno della nascita della Riserva”, concludono. “E poi per l’utilizzo dell’Enalc hotel, dello spazio dell’ex Gil e per tanti altri spazi lasciati nel degrado più assoluto. Non delegheremo più nessuno. A breve metteremo in campo iniziative propositive volte a dare il nostro contributo per il miglioramento del XIII municipio”.
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