Ostia, partono i lavori della nuova ciclabile sul lungomare. “Nessun confronto con le associazioni di categoria: si danneggia il commercio”
Di Redazione il 19/01/2025
Valentina Fabbri Biancone (Confesercenti Ostia): “In ogni scelta dell’amministrazione si intravede un attacco frontale, anche poco nascosto ai balneari, oltre a trasformare qualcosa di necessario per l’ambiente e la salute in qualcosa di distruttivo per il commercio”
Ostia (Rm) – Lunedì 20 gennaio partono i lavori per la realizzazione del prolungamento dell’attuale pista ciclabile esistente da realizzarsi sul lungomare Amerigo Vespucci, a Ostia Levante. L’attuale ciclovia, infatti, è presente dal porto turistico di Roma fino al Pontile, dove si ferma.
Confesercenti Ostia: “Manca un confronto con le associazioni di categoria, evidente un attacco frontale ai balneari”
“Apprendiamo in data odierna (18 gennaio, ndr), a mezzo stampa che sul lungomare Amerigo Vespucci, sono stati affissi i cartelli con la DD Numero Protocollo VO/3021/2025 del 15/01/2025 avente in oggetto “Istituzione disciplina traffico provvisoria per avvio cantiere “Pista Ciclabile-D.M. MIT 15 Dicembre2021, n. 509 e ss.mm.ii. in Lungomare A. Vespucci”. Commenta la Presidente di Confesercenti Ostia Valentina Fabbri Biancone, appresa la notizia: “Siamo perplessi ormai da diverso tempo sulla scelta dei tempi e dei modi di questa amministrazione, ci interroghiamo sul perché sia sempre più lontano un confronto con le associazioni di categoria del territorio, e soprattutto perché in ogni scelta sembra intravedersi un attacco frontale, ormai anche poco nascosto alla stessa categoria balneare. Perché – prosegue - trasformare qualcosa di bello e necessario per l’ambiente e la salute come una pista ciclabile, in qualcosa di distruttivo per il commercio stesso. Bastava confrontarci sull’ubicazione per evitare i problemi sulla sicurezza davanti agli ingressi degli stabilimenti balneari e delle spiagge, bastava anche tenere conto dell’opinione di chi vive e lavora nel territorio, il confronto serve proprio a trovare soluzioni più adatte a tutti”.
“Si danneggia sempre la stessa categoria e tutti i lavoratori fermando lo sviluppo di Ostia e della sua risorsa più preziosa, il mare”
“Mi chiedo come possa un anziano, oppure una persona disabile attraversare la pista ciclabile per accedere al marciapiede; mi chiedo come possano i numerosi fornitori, distributori di materie necessarie alla somministrazione ed allo svolgimento delle attività commerciali, continuare a lavorare senza ulteriori perdite di fatturato, con un cantiere in corso e tutte le difficoltà di scarico di parcheggio e viabilità già esistenti. – aggiunge la Presidente Fabbri Biancone - Sorge in me il dubbio che ci sia una volontà di danneggiare sempre la stessa categoria e di conseguenza tutti i dipendenti e lavoratori connessi al settore, e di continuare a fermare lo sviluppo di Ostia e della sua risorsa più preziosa che è il mare. Siamo diventati una città spenta, senza attrattive e con le serrande chiuse!” conclude.
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