Ostia, Salis: “Più meritocrazia, no alle raccomandazioni. Insieme per combattere la disuguaglianza sociale!”
Ostia – Insieme per favorire la meritocrazia, promuovere la mobilità sociale, lottare contro la ‘cultura della raccomandazione’ creando posti di lavoro con la cultura attraverso il turismo e favorendo i più capaci, non i più raccomandati. Importante, per questo, combattere la disuguaglianza sociale a partire da Ostia e l’hinterland del nostro municipio. A promuovere un cambiamento radicale di mentalità, che favorisca la crescita sociale ed economica del nostro territorio è Patrizia Salis, capolista di Centro democratico e candidata al consiglio del municipio X con la coalizione di centrosinistra.
“Nel 2012 sono stati circa il 40% i laureati italiani che sono emigrati verso la Germania e il nord Europa. Nel 2011 questo fenomeno è costato 79 milioni di euro il 30% in più rispetto all’anno precedente”, spiega Patrizia Salis. “In Italia, la ‘cultura delle conoscenze’ è stata additata da tempo come la principale responsabile della ‘fuga di cervelli’ dei cittadini più preparati e più brillanti. L’Istituto per la competitività, un comitato di esperti italiano no profit, recentemente ha stimato che la fuga di cervelli costa annualmente all’Italia qualcosa come 1,2 miliardi di euro (oltre 1,5 miliardi di dollari) se si tiene conto dei brevetti perduti e di altre royalty frutto di invenzioni che emigranti italiani altamente qualificati hanno sviluppato durante la loro permanenza lavorativa all’estero”, prosegue.
Lo scorso anno l’emigrazione dalla Penisola è passata dai 60.635 cittadini del 2011 ai 78.941 del 2012. Gli uomini erano il 56% contro il 44 per cento di donne e nel 2012 si conferma la preponderanza di giovani: gli emigrati della fascia di età 20-40 anni sono aumentati in un anno del 28,3%. La fuga dei cervelli ha costituito nel 2012 il 44,8% del flusso totale di espatrio. “Mentre la crisi economica che ha investito l’Europa offusca il futuro di milioni di giovani, la cultura delle conoscenze che sottende alle pratiche di assunzione nella gran parte del continente si sta radicando sempre di più, danneggiando qualsiasi prospettiva di ripresa. Questo malcostume chiude le porte ai giovani talenti o li spinge all’estero e contribuisce ad alimentare un circolo vizioso stagnante che minaccia di lasciare l’Europa indietro nella partita della globalizzazione”.
“Negli Stati Uniti, invece, per fare un esempio, ai candidati nei diversi ruoli lavorativi viene offerta un’opportunità in base ai propri meriti. Non viene applicato il metodo del ‘vali per chi conosci’”, sottolinea la candidata al consiglio del municipio X. “Pertanto è vitale per il nostro paese e in particolare per il nostro territorio impegnarsi per incentivare la cultura e premiare la competenza e la professionalità recuperando l’investimento che attraverso la formazione scolastica il paese ha effettuato cominciando da subito. Se eletta”, conclude, “mi adopererò perché la meritocrazia è il modello vincente per rilanciare il nostro territorio, dando contemporaneamente opportunità concrete ai nostri cittadini, dai più giovani in cerca di occupazione a quelli che sono in attesa di essere reintegrati. Occorrerà preparare un piano sociale serio di concerto con le amministrazioni capitolina, regionale, provinciale e col governo centrale, approfittando di tutte le occasioni. E lavorando concretamente”.
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