Ostia – Protesta dei pazienti del Centro paraplegici di Ostia che questa mattina si sono incatenati davanti il presidio di viale Vega per “protestare contro il lento, progressivo e costante depotenziamento della struttura”.


LUCIO DI CAMILLOLucio Dei Camillo, delegato Uil Fpl, ha denunciato anche la scorsa settimana su Ostia Tv la preoccupante e drammatica carenza infermieristica e del personale di supporto oltre ad altre gravi problematiche, tra cui la mancanza di adeguati supporti sanitari che rendono estremamente gravoso per gli operatori l’assistenza dei pazienti mielolesi che necessitano del loro aiuto. “Il Cpo, fiore all’occhiello dell’Italia centromeridionale per la cura delle lesioni spinali, ha bisogno dell’aiuto di tutti per sopravvivere e per continuare a garantire quell’assistenza unica, specialistica che da dagli anni Sessanta ha sempre garantito ai medullolesi”, sottolinea Lucio Di Camillo.


FABRIZIO SANTORI - "Sono al fianco dei mielolesi di Ostia e sosterrò la loro giusta battaglia fino a quando non saranno tutelati”, dichiara il consigliere del Lazio Fabrizio Santori. “Questa mattina, infatti, ho partecipato ad un manifestazione svoltasi presso il Cpo, indetta dall'Associazione mielolesi di Ostia (Amo), un gruppo di persone costrette in carrozzina a causa di una grave patologia, abbandonate dall'amministrazione regionale".


I 24 PAZIENTI -"Nell'edificio di quattro piani che ospita il centro - prosegue Fabrizio Santori - sono ricoverate come bestie 24 persone che possono alzarsi solo 1 ora al giorno, neanche fossero carcerati. Mancano gli infermieri e i medici come il chirurgo plastico e l'ortopedico ed oggi non c'erano neanche i responsabili, prova del fatto che la struttura è in completo stato d'abbandono. Oltretutto il quarto piano dell'edificio continua ad essere chiuso, nonostante sia stato ristrutturato recentemente con l'impiego di centinaia di migliaia di euro".


L’ABBANDONO - "Questa condizione è inaccettabile. La Asl Roma D e la giunta Zingaretti hanno abbandonato l'ennesimo presidio importantissimo per le famiglie con un familiare affetto da gravi patologie. E' solo l'inizio di una battaglia dura e lunga che abbiamo deciso di intraprendere contro le ingiustizie e le iniquità di un'amministrazione che taglia i servizi e pensa a tutto, fuorché alla salute dei malati", conclude Fabrizio Santori.

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