Ostia, pedonalizzazione del lungomare? Sì, no… Forse. La città si divide
Ostia – Pedonalizzazione del lungomare? Sì, no. Forse… L’annunciato progetto di chiusura del tratto del lungomare di Ostia compreso tra piazzale Magellano e via Giuliano da Sangallo, che ufficialmente partirà domenica 16 marzo, ha suscitato una scia di polemiche e di ‘osservazioni’. Da una parte le perplessità e i dubbi di residenti e commercianti preoccupati di rimanere ‘intrappolati’ da una viabilità inadeguata, dall’altra la soddisfazione di ambientalisti e comitati che apprezzano la possibilità di bissare il successo delle ‘domeniche green’ dello scorso mese di ottobre. Anche se la vera e propria ‘prova del fuoco’ si avrà in estate quando nei week-end gli stabilimenti balneari saranno presi d’assalto. Come regolarsi, allora, con la chiusura del lungomare alle auto? Alcuni operatori commerciali temono il flop. Anzi, c’è chi afferma che anche la manifestazione ‘Ottobre al mare’ si sia risolta in un fallimento per i commercianti che avrebbero visto calare le vendite. L’Ascom Roma-Litorale, l’associazione che nel municipio X rappresenta circa 4.500 imprese, ha già espresso la propria contrarietà ad un progetto che non sarebbe stato condiviso con i commercianti. Come già in occasione del Mercatino di natale, quando l’associazione di categoria organizzò una serrata per protestare contro la decisione dell’amministrazione che non avrebbe tenuto conto delle esigenze degli operatori del Centro naturale piazza Anco Marzio, anche stavolta il presidente Luca Capobianco assume una posizione decisa.
Ad intervenire è anche Gianni F., titolare di uno dei negozi storici di Ostia, fondato nel 1945, che sulla pagina facebook ‘Rivalutare Ostia’ dichiara: “Sarei curioso di sapere dal nostro presidente come intende regolarsi in merito all'accesso ad Ostia da sud nel periodo estivo. Con l'accesso dalla pineta di Castelfusano chiuso (viale della Villa di Plinio è interdetta al traffico veicolare nel fine settimana, ndr) e con l'unica arteria di scorrimento di Ostia (il lungomare) chiuso proprio nello svincolo più cruciale di piazzale dei Ravennati. Vuol dire”, spiega, “praticamente impedire l'accesso e la fruizione di Ostia per chi arriva dalla Cristoforo Colombo e rendere impossibile, durante il periodo estivo, la circolazione per chi arriva dalla via del Mare. Ci pensino i nostri amministratori: in un periodo di crisi limitare l'afflusso ed il parcheggio comporterà seri problemi economici agli operatori con una inevitabile ricaduta negativa in termini di occupazione e circolazione del denaro... Abbiamo espresso un progetto percorribile sulla pagina ''Rivalutare Ostia''”.
“Tutti noi amiamo il nostro territorio e dobbiamo operare in una identica direzione: migliorare la qualità della vita del nostro territorio. ‘Rivalutiamo Ostia’ anche con l'impegno personale. C'è chi è ecologo solo a parole: noi dobbiamo esserlo con i fatti. Impegniamoci e rimbocchiamoci le maniche, sporcandoci le mani e sudando ma ripagati per aver fatto qualcosa per la collettività. Impegniamoci per trovare proposte intelligenti, sempre perfezionabili, che diano indicazione e stimolo a chi ci governa, al di là di ogni ideologia e suggerendo anche a chi la pensa diversamente da noi la via per portare a casa un buon risultato”, conclude. Molti commercianti temono che nel periodo estivo la chiusura domenicale del lungomare porterebbe ad una congestione del traffico impossibile da gestire e tale da indurre i turisti romani a scegliere Fregene, Ladispoli o Torvajanica. Con conseguenze disastrose per l’economia e il turismo di Ostia e dell’hinterland.
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