Ostia - "Passeggiare sul lungomare di ponente fa cadere le braccia a terra. Aiuole dismesse, siepi di pitosforo completamente essiccate, palme vistosamente sofferenti, tutte le nuove (ri)piantumazioni sono completamente bruciate e non sappiamo nemmeno se funziona correttamente il nuovo impianto di annaffiamento super tecnologico, almeno così lo spacciava l’Assessore Ieva, ma a giudicare dalle piante morte sembrerebbe proprio di no. Le essenze piantumate nuovamente sul Lungomare di Ponente sono tutte completamente rinsecchite.Tutte, non se ne è salvata una. Il nuovo impianto di annaffiamento, celebrato come una delle opere di irrigazione più avanzate ed efficienti del secolo, molto probabilmente si è guastato addirittura prima di entrare in esercizio nonostante qualcuno lo abbia anche dovuto collaudare.

Dopo i video e le foto che enfatizzavano la piantumazione come un’opera che avrebbe finalmente ridato bellezza e decoro al Lungomare di Ponente, Paolo Ferrara e Alessandro Ieva hanno smesso di parlare delle piante in questione scegliendo la prudenziale linea del silenzio glaciale probabilmente confidando speranzosi sul fatto che basta non parlare di qualcosa per determinarne l’inesistenza agli occhi dei cittadini. Relativamente alle piante rinsecchite, già al centro di polemiche visto l’infausto esito della prima piantumazione, la maggioranza pentastellata aveva raccontato dell’esistenza di un “fantomatico” contratto di assicurazione per una nuova piantumazione, a costo zero per l’Amministrazione, in caso di mancato attecchimento delle piante di primo impianto.

Stupisce che una ditta, consapevole che quella prima opera di piantumazione fatta in pieno inverno sarebbe fallita, per altro utilizzando essenze verdi inadatte al nostro litorale in quanto troppo sensibili all’aggressione del salino, abbia sottoscritto un’assicurazione o una clausola contrattuale per intervenire e sostituire a proprie spese le piante che sarebbero sicuramente morte. Il secondo intervento di piantumazione avviato suonando “trombette intrepide”, al pari del primo, è avvenuto sempre nei mesi sbagliati, cioè quelli più freddi, quei mesi dove le mareggiate e i venti di libeccio sono più frequenti, oltretutto utilizzando essenze ancora una volta completamente inadatte al nostro litorale.

Errare è umano ma perseverare è diabolico a meno che la spiegazione di questo doppio fallimento sia da ricercare altrove. Nonostante la nostra insistenza, anche formale, di questa fantomatica assicurazione o clausola contrattuale a tutela della spesa pubblica non ne parla più nessuno e nessuno ne ha notizia. Ci chiediamo se esista o meno un accordo formale in tal senso oppure si è trattato dell’ennesima trovata promozionale tanto per gettare fumo negli occhi ai cittadini. La Giunta di Pillo, in particolare l’Assessore Ieva ed il Presidente “de facto” Paolo Ferrara, rendano pubblico tale accordo di garanzia, sempre se esiste. Vogliamo precisare, a scanso di equivoci, che sulla questione delle palme e delle aiuole l'Assessore all'Ambiente del X Municipio, Alessandro Ieva, nel gennaio 2020, proprio sulle piantumazioni effettuate sul litorale di Ponente dichiarava che “..il X Municipio dopo anni ha provveduto a installare l'impianto di irrigazione tecnologico su tutto il tratto interessato dalla piantumazione delle palme e altre essenze del lungomare di Ostia ponente. Tutte le piante sono inoltre assicurate dalla ditta che le ha posizionate per 12 mesi e fino al loro attecchimento. Sarà proprio l'azienda, come previsto da contratto, a seguirle nei prossimi mesi”. Forse Ieva e Ferrara non se ne sono accorti ma queste piante sono tutte completamente rinsecchite per la seconda, probabilmente ultima, volta.

La nuova scelta delle piante, ma soprattutto del medesimo periodo sbagliato per la messa a dimora, la dice lunga sulla cura e sull’attenzione di questa maggioranza relativamente alla gestione delle risorse pubbliche. Abbiamo chiesto più volte spiegazioni senza ottenere risposta. Il silenzio dal Municipio X, la situazione “funerea” di un lungomare guarnito con zeppi secchi di piantine rinsecchite, non ci lascia alternativa: presenteremo nelle prossime ore un Esposto alla Corte dei Conti allegando le determine di spesa relative alla cura del verde sul Lungomare di Ponente. Vogliamo vederci chiaro perché oltre ad un evidente danno erariale di cui qualcuno prima o poi dovrà rispondere e farsene carico, oltre all’imbarazzante silenzio dell’amministrazione in carica davanti alla distesa di piante rinsecchite sul litorale di Ponente, c’è una assurda coazione a ripetere che non trova alcuna giustificazione".

Così in una nota Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio