“Ostia, piazza Anco Marzio? Macché area pedonalizzata!”
Ostia - Questa mattina un’esposizione di moto d’epoca a piazza Anco Marzio, nel centro storico di Ostia, alla fine si è trasformata in uno spettacolo rumoroso in cui una ventina di centauri hanno “sgasato” paurosamente, mentre alcuni di loro hanno compiuto un paio di giri dell’isola pedonale, noncuranti dei divieti di transito. I curiosi e i turisti presenti, a causa della puzza e dello smog lasciati dalle due ruote, sono letteralmente scappati. A denunciare la “strana concezione” relativa alla gestione delle zone pedonalizzate presenti nel municipio XIII è Anna Catalani dell’Esecutivo regionale dei Verdi Ecologisti.
“L’amministrazione di destra al governo nel municipio XIII ha davvero una strana concezione delle isole pedonali”, dichiara l’esponente ambientalista: “il “salotto buono” di Ostia, com’è chiamata piazza Anco Marzio, spesso ospita esposizioni di auto d’epoca anche se oggi, domenica 17 giugno, le vetture hanno lasciato il posto alle moto d’epoca che, prima staticamente e poi in movimento, hanno occupato tutta l’area”.
Fin qui nulla di male. Solo che alla fine dell’expo le moto, riferisce Anna Catalani, invece di essere accompagnate fuori a mano, sono state messe in moto. Ed hanno “sgasato” senza problemi. E senza curarsi dei vincoli di un’area nella quale c’è il divieto di passaggio addirittura per le biciclette. I presenti si sono dati alla fuga, affumicati dagli scarichi. “E’ impensabile concepire queste manifestazioni motoristiche due volte al mese soltanto per “accontentare” l’assessore all’ambiente Giancarlo Innocenzi”, spiega l’esponente politica. “E quando dico “assessore all’ambiente” intendo colui che, in quanto tale, dovrebbe garantire e tutelare questa zona vietandone il transito alle auto. Inoltre”, prosegue, “dovrebbe assicurarne la fruibilità a tutti i cittadini preservandola da qualsiasi tipo di inquinamento”.
A questo punto Anna Catalani ricorda anche che l’amministrazione, tra i primi provvedimenti assunti dopo il suo insediamento nel 2008, riaprì al traffico domenicale l’isola pedonale di viale della Villa di Plinio, che era stata chiusa nel 1993 su provvedimento di Angelo Bonelli, leader dei Verdi. Fu avviata una raccolta di firme e furono realizzati dei sit-in in pineta per mantenerne la chiusura, ma la nuova amministrazione fu irremovibile. E la strada rimase aperta. “E’ questa la sensibilità che la giunta riserva nei confronti dell’ambiente? Come Ecologisti chiediamo un’attenzione maggiore al rispetto delle regole ed un migliore atteggiamento a salvaguardia dei luoghi destinati ad ospitare le isole pedonali”, conclude.
Accanto alle proteste dell’ambientalista, si devono aggiungere quelle dei residenti, stufi di continue, rumorose manifestazioni che impediscono di godere di pace e relax. Durante tutto l’anno la piazza ospita infatti eventi, sit-in, kermesse, fiaccolate ed esibizioni varie. “Stanno facendo di tutto per mandarci via”, commenta un abitante: “ora il valore delle case nel famoso salotto buono di Ostia è crollato spaventosamente. Nessuno compra più qui”. Sembrerebbe anzi che si acquisti a prezzi stracciati per proseguire nel progetto del centro commerciale naturale. I cittadini chiedono soltanto un uso “regolamentato” dell’area. Questi i contro. I pro? La possibilità di avere un punto di incontro e di socializzazione che prima non esisteva, valorizzato anche da alcuni eventi culturali ed artistici di elevato livello. Il problema? Il bisogno di quiete di chi non riesce tra un concerto ed una performance a dormire.
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