Cea, visita alla Piramide di Caio Cestio e alla Garbatella
Ostia - Sabato 10 novembre visita alla Piramide di Caio Cestio e al piccolo ma interessantissimo Museo della via Ostiense ospitato nelle Mura Aureliane, a Porta San Paolo. Domenica 11 novembre, con la preziosa guida dell'architetto Fabrizio Madonna, visiteremo il quartiere della Garbatella
Ostia - Sabato 10 novembre con appuntamento alle 9.45 visiteremo la Piramide di Caio Cestio e successivamente il piccolo ma interessantissimo Museo della Via Ostiense ospitato nelle Mura Aureliane, a Porta San Paolo. Costo € 7, comprensivo degli oneri per l'apertura della Piramide (per gli under 18 gratuita). Numero di posti limitato.
Domenica 11 novembre, con la preziosa guida dell'Architetto Fabrizio Madonna, visiteremo il quartiere della Garbatella, nato negli anni '20 nei pressi della Basilica di S.Paolo, con appuntamento alle ore 15.00. Costo € 5 ( per gli under 18 gratuita). Ancora pochi posti disponibili.
Sabato 10 novembre 2012. La Piramide di Caio Cestio e il Museo della Via Ostiense. Appuntamento: ore 9.45, biglietteria Piramide della Ferrovia Roma- Lido. Prenotazione: obbligatoria entro venerdì 9 ore. Numero di posti limitato.
Descrizione: proseguendo il nostro percorso conoscitivo della via Ostiense, visiteremo la Piramide Cestia e il piccolo ma interessantissimo museo della Via Ostiense che contiene magnifiche ricostruzioni di Ostia e di Portus, di grande interesse per comprendere lo sviluppo urbanistico dei due antichi centri del Litorale Romano.
La Piramide Cestia fu costruita tra il 18 e il 12 a.C. come tomba per Caio Cestio Epulone, un membro dei septemviri epulones; è in calcestruzzo ed ha una copertura di lastre di marmo di Carrara; è alta 36,40 metri con una base quadrata di circa 30 metri di lato e si leva su una piattaforma di cementizio.
La presenza di un monumento funebre in forma di piramide a Roma si deve probabilmente al fatto che l'Egitto era divenuto provincia romana alcuni anni prima, nel 30 a.C., e la cultura sontuosa di questa nuova provincia stava venendo di moda anche a Roma.
Nel Medioevo, la credenza popolare identificava la Piramide come "meta Remi", collegandola con un'altra piramide indicata come "meta Romuli", molto simile e coeva esistente sino al 1499 nel rione di Borgo, riportata nella Pianta della città di Roma di Alessandro Strozzi del 1474, e demolita nel XVI sec. da Alessandro VI per l'apertura della nuova strada di Borgo Nuovo.
Lo stesso Francesco Petrarca, umanista e esperto latinista, in un'epistola indica la Piramide come "sepolcro di Remo". Poggio Fiorentino per spiegare l'errore del grande scrittore afferma che esso fu causato dal "non avere il grande uomo voluto scoprire l'iscrizione coperta dagli arbusti". Prenotazione: obbligatoria entro venerdì 9 .Contributo 7 Euro adulti, gratuita under 18. Durata della visita: 2 h. ca.
Sabato 11 novembre 2012. Quartiere Garbatella. Architettura ispirata alle case romane di Ostia Antica. Appuntamento: ore 15.00 biglietteria Stazione Metro B Garbatella. Contributo: € 5, gratuita under 18. Prenotazione: obbligatoria entro sabato 10 ore 12.00, ancora pochi posti disponibili.
Descrizione: Il quartiere fu fondato negli anni venti sui colli che dominano la basilica di San Paolo. L'origine del nome è tuttora oggetto di discussione: secondo un aneddoto molto diffuso, il quartiere prenderebbe il nome dall'appellativo dato alla proprietaria di un'osteria che si trovava sullo sperone roccioso sovrastante proprio la basilica di San Paolo lungo la via delle Sette Chiese, via che collega la basilica Paolina alla basilica di San Sebastiano fuori le mura meta di pellegrinaggi sin dal XVI sec..
Una seconda ipotesi sul nome "Garbatella" vuole invece che derivi dall'amenità del luogo, mentre un'ultima interpretazione, con qualche fondamento scientifico, fa riferimento al tipo di coltivazione della vite detto "a barbata" o "a garbata" nella quale le viti vengono appoggiate ad alberi di acero od olmo in uso nei terreni detti "Tenuta dei 12 cancelli" (comprendenti l'attuale via delle Sette Chiese), posseduti nel XIX secolo da monsignor Alessandro Nicolai, ministro dell'agricoltura di papa Gregorio XVI.
La Garbatella è tradizionalmente suddivisa in lotti, occupati da costruzioni che circondano cortili e giardini che, soprattutto in passato, erano punti di ritrovo per la popolazione: lavatoi e stenditoi, botteghe e cantine, sedie e muretti. L'assetto architettonico della zona è un compromesso tra l'estetica e la pratica: le abitazioni sono collocate, almeno nel nucleo storico, in villini o palazzine di tre piani al massimo, con grande cura per i dettagli e per la diversificazione degli stili.
L'architettura del quartiere fu inizialmente improntata al modello inglese delle città giardino (Garden Cities) ben collegate e vicine alla città, abitate da operai e comprendenti significativi spazi verdi coltivabili, tali da fornire ai lavoratori residenti una preziosa, e ulteriore, fonte di sussistenza: l'orto.
Lo stile architettonico dei primi lotti fu denominato Barocchetto dai suoi creatori Gustavo Giovannoni e Innocenzo Sabbatini, coadiuvati successivamente da Costantino Costantini, Massimo Piacentini, Mario De Renzi, e Nori; simili al barocco sono le modanature di sapore medievale, le figure di animali riscontrabili nei fregi, l'utilizzo estensivo di decorazioni d'ispirazione floreale e botanica, restando però queste nell'ambito dell'edilizia popolare e, dunque, povera: al posto di marmi pregiati, stucchi e calce bianca.
Centro educazione ambientale, Riserva Litorale Romano. Via del martin pescatore 66 - 00124 Castelfusano. Tel. 06.50917817. Apertura ufficio: lunedì, mecoledì, venerdì, sabato ore 9.30-12.30, cell. 347 8238652, 327.4564866 altri orari.
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