Piste ciclabili sul litorale, botta e risposta tra Colloca e Marchesi
Ostia - Come riportato dal quotidiano La Repubblica, Ostia non è a misura di bicicletta: piste ciclabili pericolose, servizio di bikesharing fermo al palo e rastrelliere insufficienti sul lungomare. Le esigenze dei cittadini in bici del litorale romano godono di scarsa attenzione da parte dell’amministrazione locale. "Lo dimostra - scrive Repubblica - un’infelice uscita del presidente della commissione Lavori pubblici del XIII municipio, Pierfrancesco Marchesi (Pdl), che per giustificare la sua contrarietà all’installazione di nuovi stalli per le bici sul litorale si è espresso così: 'A Ostia gli unici che vanno in bici sono i romeni'."
L’episodio - che risale al 10 maggio scorso - è stato denunciato con un post su Facebook da un testimone diretto presente alla riunione del consiglio: Paolo Bonucci, presidente dell’Associazione Ostia in bici, che - in attesa di poter avere copia del verbale della riunione - fornisce un resoconto dettagliato dell’esternazione del consigliere Marchesi, avvenuta in occasione della presentazione da parte dell’opposizione di una richiesta di installazione di stalli per parcheggiare le bici sul lungomare. Bonucci “smonta” le argomentazioni di Marchesi facendo presente che le poche piste ciclabili presenti sono molto frequentate - soprattutto in questo periodo primaverile - anche dai portatori di handicap.
“La pista sulla Colombo - afferma Bonucci - incrocia con 66 attraversamenti stradali e carrai ed è pertanto molto pericolosa”. Inoltre la nuova pista non si allaccia con la precedente e necessiterebbe di un ponticello di giunzione per renderla continua. In questo quadro s’inserisce il servizio di bikesharing, che sul litorale romano è scarsamente utilizzato: “Per i costi elevati e per l’assenza di intermobilità con le stazioni principali come Lido Centro”, sottolinea Bonucci.
Infine Bonucci dichiara: “Forse Marchesi non si è accorto che il 24 aprile è stato firmato dalla Giunta Capitolina il Piano Quadro della Ciclabilità e che il 28 aprile ai Fori Imperiali c’erano 50 mila biciclette per chiedere sicurezza e infrastrutture adeguate all’uso della bici per gli spostamenti quotidiani. Chissà quando questa amministrazione si accorgerà delle richieste dei cittadini, tra cui quella di andare al mare in bici usufruendo delle stesse facilitazioni di quelli che ci vanno in auto”.
Le reazioni
In merito alle dichiarazioni rilasciate dal Consigliere Pierfrancesco Marchesi a mezzo stampa, interviene il Gruppo di Maggioranza del XIII Municipio.
“Prendiamo le distanze da quanto affermato dal consigliere Pierfrancesco Marchesi in merito ai nuovi spazi ciclabili. A nome del gruppo di maggioranza – ha dichiarato Salvatore Colloca, Capogruppo Pdl XIII Municipio – ci dissociamo da quanto affermato e ribadiamo la nostra piena collaborazione alle associazioni che promuovono la mobilità dolce e la mobilità alternativa sul territorio del XIII Municipio. Le esternazioni del consigliere Marchesi sono di carattere personale e non racchiudono né esprimono il pensiero e il modo di lavorare di questa maggioranza”.
La risposta di Marchesi
"In merito a quanto successo oggi e alle dichiarazioni del capogruppo del Pdl, Salvatore Colloca, vorrei ribadire quanto ho detto oggi. Abitando in un quartiere verde come il nostro, dove c'è la possibilità di andare in bicicletta, siamo tutti ciclisti il nel fine settimana. Altra cosa è utilizzare la bicicletta ogni giorno, come mezzo alternativo alla macchina. In questo credo che chiunque possa darmi ragione quando dico che non è nelle nostre consuetudini muoverci esclusivamente in bicicletta. Voglio inoltre precisare che non c'è stata riunione di maggioranza che abbia motivato le dichiarazioni del capogruppo Colloca, che ha invece parlato a nome dell'intera maggioranza senza averla prima consultata. È chiaro, dunque, come la dichiarazione in questione sia priva di basi. Dichiaro, inoltre, nuovamente la mia non contrarietà alla mobilità alternativa e alle due ruote. Prova ne sia la pista ciclabile realizzata nell'anno passato su via Cristoforo Colombo, alla cui progettazione mi sono sempre mostrato favorevole. Invito il capogruppo di maggioranza a rivedere il suo pensiero e a valutare meglio il senso della mia dichiarazione della giornata di oggi, da cui, a nome del gruppo del Pdl di cui faccio parte, ha preso le distanze senza consultazione degli altri colleghi consiglieri e assessori".
"Sostengo con fermezza la mia tesi: nel XIII Municipio di Roma non c'è la cultura delle due ruote. La bicicletta - conclude Marchesi - è utilizzata come mezzo alternativo alla macchina dai soli cittadini stranieri. Con questo non credo di dare una connotazione di stampo razziale al mio pensiero e anzi, sostengo che abbia una visione razzista chi dà un'interpretazione negativa al mio pensiero, che é oggettivo e riscontrabile ogni giorno per le strade. Voglio poi aggiungere che se frasi semplici come questa vengono travisate vuol dire, necessariamente, che il Pdl non è un partito che possa gradire ancora la mia presenza tra le sue fila, oppure, di contro, che il capogruppo Colloca, alla fine del suo mandato è stanco e non riesce a compiere i suoi doveri al meglio. In tal caso dovrebbe dimettersi".
Tags: ostia, litorale-romano, entroterra