Approfittando del rumore dei fuochi d’artificio, sfondano le vetrine dei negozi per rubare: arrestati

Ostia - Hanno approfittato del rumore e dell’esplosione dei petardi sparati per la fine dell’anno per mettere a segno i loro colpi. Ma a finire nella rete degli agenti di polizia di Ostia sono finiti S.E., 37 anni, italiano, e F.F., 35 anni, la sua complice, entrambi noti alle forze dell’ordine.

La coppia, dopo aver mandato in frantumi le vetrine di alcuni negozi asportandone la merce, come nel famoso film L’oro di Napoli, ha effettuato un “sopralluogo” presso un esercizio commerciale per verificarne la resistenza.

S.E. ha atteso lo scoppio dei petardi per i festeggiamenti della notte di San Silvestro e pochi istanti prima della mezzanotte ha colpito con un grosso sasso il vetro di un negozio in corso Duca di Genova, nel centro della città.

Infranta la vetrina, si è fatto largo tra i cocci di vetro procurandosi anche alcune ferite alle mani ed ha iniziato poi a prelevare i capi di abbigliamento esposti mentre la sua complice, rimasta a fare da palo, controllava che non si avvicinassero eventuali e scomodi testimoni.

La scena però è stata seguita da un poliziotto libero dal servizio che ha subito avvisato gli uomini  del commissariato di Ostia, diretto dal dottor Antonio Franco.

Dopo pochi minuti i poliziotti hanno raggiunto il luogo ed hanno intercettato la vettura con i due fuggitivi, riuscendo a bloccarli dopo aver ingaggiato con loro una breve colluttazione.

Al termine degli accertamenti, effettuati negli uffici di via Genoese Zerbi, i due sono stati arrestati per il reato di rapina e la merce è stata interamente recuperata.

All’interno dell’auto i poliziotti hanno anche sequestrato una mazza in metallo ed altre merci, in particolare generi alimentari dei quali i due non hanno saputo fornire indicazioni sulla provenienza.

Il controllo condotto successivamente nel quartiere, ha permesso di accertare che anche un negozio di alimentari era stato “visitato” dai due ed altri esercizi commerciali potrebbero essere stati “assaltati” con la medesima tecnica.