Ostia - Un vero e proprio supermarket della droga dove poter scegliere tra cocaina e hashish lo stupefacente “preferito”. Una offerta diversificata per soddisfare le esigenze del mercato e dei clienti. Questa la filosofia commerciale attuata da J.S.,  un ragazzo di 21 anni, disoccupato, che aveva fatto dello spaccio un business. Ma a porre fine alla sua attività “imprenditoriale” la polizia di Ostia.


Alla sua identità ed alla sua abitazione, organizzata come una drug-house, gli agenti del commissariato Lido diretto dal dottor Antonio Franco sono arrivati a seguito di indagini che si sono sviluppate nel corso di alcuni servizi antidroga.


Ad insospettire gli agenti i movimenti di alcuni tossicodipendenti che hanno evidenziato un diretto collegamento con il pusher. Il frequente passaggio nei pressi dell’appartamento di alcune persone tenute sotto sorveglianza da alcuni giorni, hanno convinto gli investigatori che all’interno di un palazzo di Ostia potesse nascondersi un importante base di rifornimento.


Dopo aver assistito al classico scambio droga-denaro, è scattato il blitz nell’abitazione del 21enne.  Nella stanza da letto, sopra ad una scrivania, sono così stati ritrovati degli involucri di stupefacente già confezionati e pronti per la vendita e diverso materiale per la loro preparazione ed il confezionamento.


La droga era preparata ed esposta come in un vero e proprio “drug shop casalingo”. In mostra 21 involucri di cellophane trasparente contenenti 0,5 grammi di cocaina ciascuno, confezionati a loro volta all’interno di palloncini colorati di piccole dimensioni. Poi 18 semi e due piante invasate di marijuana alte circa un metro, che successivamente defogliate hanno rivelato un peso di circa 140 grammi, oltre a due bilancini di precisione.


Sono state sequestrate anche numerosissime bustine trasparenti, di diversi colori, con il simbolo della marijuana colorato in oro, nero, argento, verde proprio per indicare la qualità della sostanza, e numerosi altri palloncini colorati, anche questi verosimilmente utilizzati per distinguere la qualità ed il costo della dose di cocaina. Accompagnato al commissariato di via Genoese Zerbi il giovane dovrà rispondere dei reati di coltivazione e produzione, oltre che di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.