OSTIA - E' una vera e propria guerra "intestina" nel XIII Municipio, quella si sta scatenando intorno alle manifestazioni in programma sul Pontile di Ostia, autorizzate recentemente dalla Giunta Vizzani. Eventi, bancarelle e stand che occuperanno la storica passeggiata lidense fino a settembre, e che, secondo i detrattori, penalizzano la fruizione dell'area da parte dei cittadini. La polemica era stata già sollevata dalla commissione commercio di Stefano Salvemme, esclusa dalle decisioni in merito, e dalla commissione controllo e garanzia di Marco Belmonte: un caso che rischia ora di finire addirittura nelle aule di un tribunale. Il consigliere Pdl Tommaso D'Annibale è infatti pronto a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Roma per eliminare gli "ostacoli" sul Pontile: il primo passo lo aveva già compiuto lo scorso 30 giugno con un diffida formale nei confronti del "suo" presidente Giacomo Vizzani e del segretariato generale del Campidoglio, intimando la revoca immediata delle concessioni rilasciate alle manifestazioni. "Non si tratta di eventi culturali ma commerciali, - spiega D'Annibale - quindi si tratta di iniziative che vanno contro le delibere approvate dal consiglio del XIII tra il 2002 e il 2003, in cui si indicava come i permessi andassero rilasciati solo a manifestazioni espositive, della durata di un massimo di cinque giorni e prettamente a fini culturali. Non credo includessero i tori meccanici e i porchettari che ora vediamo sul Pontile. Oggi è previsto un incontro ai vertici del Municipio per vagliare la legittimità delle concessioni della Giunta. In caso di mancata revoca sono pronto a presentare l'esposto contro Vizzani". Ma il consigliere Pdl non vuole parlare di un atto di sfiducia per il suo presidente: il clima nella maggioranza del XIII del resto ultimamente non è dei più distesi, con le dimissioni dalle commissione ambiente e bilancio del consigliere Cristiano Rasi e le frizioni sui progetti urbanistici discussi durante gli ultimi consigli. "No, niente di tutto ciò - conclude D'Annibale - non voglio far cadere Vizzani. Credo solo di poter esprimere dissenso quando ce ne sia bisogno".