Azuni, Sel: “L’ampliamento del porto di Ostia? Un’operazione di facciata”
Ostia – Anche ieri l’altro Maria Gemma Azuni, consigliere capitolino Sel, ha votato contro la ratifica della delibera che dà il via libera all’ampliamento del porto turistico di Ostia.
Perché no al raddoppio dello scalo diportistico? L’esponente politica, che già si era opposta lo scorso anno, la definisce come “l’ennesima operazione di facciata della giunta Alemanno, foriera di conseguenze pesanti per i cittadini del municipio XIII che innanzi tutto avrebbero bisogno di interventi legati alla mobilità. Primo tra tutti quello legato alla Roma-Lido”.
Secondo Maria Gemma Azuni, un territorio nevralgico come quello di Ostia, interessato negli ultimi anni da progetti di riqualificazione solo annunciati, non può essere escluso dal processo di partecipazione rispetto alle scelte che attengono alla qualità della vita, alla riconnessione dei vari quartieri alle questioni di mobilità e viabilità che, nonostante le nuove e prossime urbanizzazioni rimangono invariate.
“Infine”, si chiede la consigliera del centrosinistra, “il raddoppio del porto avverrebbe contemporaneamente all’esecuzione dei lavori del porto di Fiumicino, benché il cantiere al momento sia fermo, distante pochi chilometri e in grado di assicurare ormeggi per barche fino a 70 metri”.
“Perché questo inutile dispendio di risorse economiche, questa ulteriore violenza all’ambiente e al mare, questa assoluta incapacità a pensare la nuova delocalizzazione dell’abitato attuale? Anche da questo si vede quanta distanza separa la giunta Alemanno dalla città e con quale superficialità affronti problemi seri, importanti che meriterebbero ben altra lungimiranza e capacità di governo”, conclude.
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