Ostia - "Sgombero via Fasan 29 Ostia Lido: facciamo chiarezza. Ieri mattina è stata sgomberata una mamma, con figli minori al seguito, in quanto aveva occupato per necessità un immobile. Appresa la notizia, grazie all'intervento tempestivo del costituente Comitato Residenti di Via Fasan, come rappresentanti municipali di Sinistra Civica Ecologista ci siamo precipitati prontamente sul posto attivando immediatamente tutti i canali istituzionali possibili: Comune di Roma, Municipio X, Unione Inquilini", dichiara Marco Possanzini, consigliere municipale di Sinistra Civica Ecologista.

"La Sala Operativa Sociale del Comune di Roma ha preso in carico la famiglia, come è giusto che sia, ma non basta, non è sufficiente un provvedimento tampone di questo tipo quando c'è il rischio che un'intera famiglia finisca su un marciapiede o peggio vittima di forme estorsive che fanno leva sull'emergenza abitativa. La garanzia dell'attivazione di tutti gli strumenti - spiega Possanzini - utili a tutelare un passaggio da casa a casa, nei diritti e nella dignità, è per noi un punto irrinunciabile, insindacabile, su cui non siamo disposti a mediare. Per questo ringraziamo l'Unione Inquilini, nella persona di Emanuela Isopo, e L'Assessore Municipale ai Servizi Sociali, Denise Lancia, per essere intervenute insieme a Sinistra Civica Ecologista del Municipio X durante le operazioni di sgombero al fine di garantire e tutelare i diritti di tutti, soprattutto delle persone più fragili".

"Oltre ad una proposta per entrare in una casa famiglia, così come previsto dalle regole, di concerto con la mamma oggetto dello sgombero e’ stata individuata un'altra strada, a tutela dell'intero nucleo familiare, e cioè quella di ricercare nel mercato privato delle locazioni un alloggio idoneo alle esigenze della famiglia, in particolare a tutela dei diritti dei minori, da supportare economicamente grazie al contributo previsto da due delibere comunali. Occupare non è mai la soluzione ma spesso, soprattutto per chi si trova in stato di estrema necessità e non ha risposte certe o risorse proprie, rischia di essere l'unica soluzione percorribile per avere un tetto sulla testa. La sentenza di sgombero, a tutela dei diritti dei legittimi assegnatari di quell'immobile, non è stata minimamente messa in discussione ma è necessario tutelare anche i diritti delle persone fragili che in quell'appartamento avevano trovato un ristoro. Ovviamente vigileremo, a tutela della legalità, affinchè solamente gli aventi diritto, e solamente loro, possano tornare a vivere in quell'appartamento. Ancora - conclude - grazie agli attivisti del costituente comitato residenti di via Fasan perchè senza di loro non sarebbe stato possibile intervenire prontamente al fine di tutelare questa famiglia oggetto di un provvedimento di sgombero".