Aggredita la preside che aveva affiancato un bambino “difficile”: 3 giorni di prognosi
Ostia – La preside affianca a scuola un bambino “difficile” ma questi reagisce aggredendola e colpendola con un pugno in pieno petto. Per la dirigente scolastica, soccorsa e trasportata in ambulanza al pronto soccorso dell’ospedale Grassi, la prognosi è di 3 giorni.
Il triste episodio è accaduto ieri l’altro alla scuola Vivaldi, ex Passeroni, collegata con la Capo d’Armi di Ostia. Protagonista e vittima la professoressa Milena Nari, aggredita da un alunno che una maestra che lì insegna, con oltre quarant’anni di esperienza, dichiara essere affetto dalla sindrome Dhd. Ossia, in parole povere, si tratterebbe di un bambino iperattivo.
Un fatto drammatico in tutti i suoi aspetti. La preside ha affiancato un ragazzino problematico, cercando di assisterlo. “Ci ha messo competenza e tanta umiltà e semplicità”, spiega Stefano Di Tomassi dell’Associazione educatori pedagogisti italiani del XIII municipio.
“Questo ragazzo è seguito da molti anni da diversi assistenti educativi che si alternano molto spesso. Ma i problemi non sembrerebbero essersi risolti: il bambino, pur cambiando classi e gradi di scuola, non riuscirebbe ad inserirsi. Alcuni”, prosegue, “tra docenti e collaboratori, dicono che il motivo starebbe nel fatto che gli assistenti non sarebbero molto competenti, altri affermano invece che si sarebbe potuto fare molto di più attraverso i Glh e con un coinvolgimento migliore e maggiore della famiglia”.
“Alcuni, invece, generalizzano dicendo a chiare lettere: meno assistenti sociali e psicologi e più operatori educativi nelle scuole. Sta di fatto che il ragazzino, che frequenta la quarta elementare, sarebbe ormai quasi totalmente ingestibile. E gli Aec nemmeno ci sarebbero più”, continua Stefano Di Tomassi.
“Ma la preside non se la sarebbe sentita di abbandonarlo e si affianca a lui . A questo punto, però, il ragazzo avrebbe espresso tutta la sua rabbia, il suo senso di abbandono all'interno della scuola, la sua impotenza colpendola. La dirigente si è accasciata mentre qualcuno telefonava al marito. All'ospedale le hanno dato tre giorni di prognosi. Alcuni riferiscono di aver sentito qualche adulto vicino al ragazzino dire: ‘E' colpa della scuola: evidentemente la preside si è posta male’, ma forse sono solo voci di corridoio. Lo spero”, conclude il pedagogista esprimendo a nome di Apei la solidarietà dell’associazione alla dirigente scolastica.
La maestra, commentando l’episodio, ha speso parole di elogio per la passione, l’impegno e la dedizione della preside che, nominata quest’anno, si è immediatamente adoperata per la scuola, i colleghi e soprattutto i bambini che la frequentano.
In particolare, riferisce l’insegnante, si era dedicata a questo bimbo per aiutarlo e facilitarne l’inserimento. Con esito però drammatico. “Non ci sono colpevoli ma certo che assisto in questo territorio ad un aumento preoccupante del disagio familiare”, afferma: “non è questo il primo e unico caso”.
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