Ostia, bocciato l’odg contro privatizzazione acqua
Ostia – Bocciato l’ordine del giorno presentato da Tonino Ricci, capogruppo Gruppo misto-Italia dei valori, contro la privatizzazione dell’acqua nel corso del consiglio municipale. La maggioranza del centrodestra del municipio XIII ha respinto il documento con 7 voti a favore, 7 contrari ed un astenuto. “Il voto di oggi segna un ulteriore strappo di questa maggioranza nei confronti dei cittadini, anche quelli di centrodestra avevano riposto in loro fiducia”, ha dichiarato il consigliere del centrosinistra. “Si è inoltre completamente stravolto il voto referendario del 2011”, aggiunge.
Nell’odg Tonino Ricci ricorda che “l’acqua pubblica è un bene comune e non ha un colore politico”. E’ pertanto un bene da salvaguardare ad ogni costo. Il Comune di Roma non deve quindi procedere alla privatizzazione di Acea ma rispettare la volontà di quei 1.200.000 cittadini che già il 12 e 13 giugno dello scorso anno si espressero con il referendum. L’acqua è dunque indispensabile alla vita ed è universalmente riconosciuta quale bene comune per le generazioni attuali e future.
Per contro, secondo Ricci, la sua gestione privata avrebbe comportato gravi disagi ai cittadini in termini di costi e benefici e l’attacco alla gestione pubblica dei servizi, per interessi economici e di potere, non si ferma. Come dimostrerebbe la temuta ipotesi del Comune di Roma di vendere ulteriori quote di capitale dell’Azienda a soggetti privati. A conclusione, il consigliere dell’opposizione chiedeva al presidente Giacomo Vizzani di attivarsi presso il sindaco Gianni Alemanno affinché non fossero cedute altre quote azionarie di Acea, impegnandolo a rispettare la volontà popolare. Il documento è stato però cassato.
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