Ostia, problemi via Capo Sperone: “Piccola vittoria degli studenti”
Infatti, gli studenti stessi hanno partecipato in modo attivo alla costruzione delle proposte presentate che, supportate da dati reali, informazioni tecniche e puntuali, sono diventate un progetto realistico. Proprio per questo, il presidente e l’assessore ai lavori pubblici hanno accettato il nostro documento, inserendolo tra le priorità dei lavori dell’Ufficio Tecnico. Oggi gli studenti uniti possono dire con forza di aver ottenuto una piccola vittoria, determinata dall’utilizzo di un metodo democratico e istituzionale riconosciuto e legittimato dalla Presidenza stessa.
Siamo certi, infatti, che sia stata proprio la differenza di metodo utilizzato a permetterci di raggiungere l’obiettivo prefissato. Per tale motivo, ci discostiamo e critichiamo i metodi utilizzati in precedenza dai Rappresentanti dell’istituto Faraday nel presentare il primo documento che si faceva portavoce di studenti che non erano stati consultati. Documento che è poi stato portato avanti in consiglio municipale dal consigliere Luca Marsella e rivendicato sulla pagina Facebook ufficiale dal Blocco Studentesco, giovanile di Casapound.
Crediamo che la sicurezza degli studenti non debba essere assicurata da un partito politico, qualunque esso sia, che inevitabilmente la utilizza per fini propagandistici. Per questo ci siamo rivolti direttamente alle istituzioni preposte, perché queste e solo queste hanno il dovere di tutelare i diritti degli studenti. Siamo stanchi dei tentativi di strumentalizzazione ed è questo il motivo che ha spinto TUTTA la rappresentanza studentesca delle scuole interessate a chiedere, inoltre, l’istituzione di una Consulta Giovanile all’interno della quale gli studenti possano dialogare direttamente con le istituzioni, senza intermediari estranei ed esterni alle scuole. Auspichiamo che un tale oltraggio non accada mai più".
Qui riportiamo il documento proposto al municipio:
"All’attenzione della Giunta del X Municipio di Roma Capitale Oggetto: Richiesta da parte dei Rappresentanti degli Studenti degli istituti di Via Capo Sperone concernente la realizzazione del marciapiede sulla strada sopracitata e l’istituzione di appositi spazi di confronto con le istituzioni. I Rappresentanti degli Studenti degli istituti Anco Marzio, Faraday, Labriola e Toscanelli, attraverso un’ampia consultazione e l’indispensabile coinvolgimento della componente studentesca tutta, pongono all’attenzione della Giunta Esecutiva la seguente problematica che riguarda Via Capo Sperone, strada che collega le strutture degli istituti sopracitati.
L’assenza di un marciapiede nella suddetta strada mina l’incolumità degli studenti, dei docenti e degli abitanti, anche minorenni, che giornalmente la percorrono per recarsi a scuola, a lavoro o nella propria abitazione. Non sono mancati in passato episodi di incidenti tra pedoni e autovetture che talvolta hanno provocato lesioni. Nell’interesse comune di rendere la scuola un posto sicuro ed accessibile, presentiamo con questo documento una proposta progettuale che ridisegna Via Capo Sperone.
La proposta consiste nel: ● ridurre la larghezza delle carreggiate per recuperare lo spazio utile alla realizzazione di due marciapiedi, con larghezza di almeno 2 metri ciascuno; ● predisporre di una fascia di sosta sul lato destro della strada; ● ridisegnare la segnaletica stradale orizzontale e installare la segnaletica verticale; ● prevedere la presenza di agenti di Polizia Municipale preposti alla gestione del traffico nei momenti più critici; ● istituire il divieto di sosta sul lato sinistro della strada e ordinare la rimozione coatta di tutti i veicoli che sostano in spazi non adibiti a tale scopo. I disegni riportati di seguito sono allegati al presente documento insieme ad un prospetto sullo stato attuale della strada. La proposta progettuale si rifà alle “Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade” emanate con Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 5 novembre 2001, considerando Via Capo Sperone una strada urbana di quartiere (Tipologia E), per il quale la larghezza minima della carreggiata per ogni senso di marcia è fissata a 3 metri.
La presenza di un marciapiede su entrambi i lati della strada permette a tutti gli studenti frequentanti gli istituti di Via Capo Sperone di raggiungere gli ingressi delle loro scuole in modo sicuro e senza bloccare il passaggio delle automobili. Inoltre con la delimitazione precisa con apposita segnaletica delle aree di sosta sulla destra della strada si ottimizzano i posti disponibili e si rende chiara ed immediata la presenza di una vera e propria fascia di sosta, fuori dalla quale non è consentito sostare. Dalle discussioni svolte nelle scuole è inoltre emersa la necessità di spazi di aggregazione giovanili come luoghi fondamentali per stimolare il senso di comunità degli studenti, che allo stato attuale tende costantemente ad affievolirsi. Lo spazio che, in molteplici occasioni è sempre stato considerato come il più idoneo alla realizzazione di questi ambienti, data la prossimità con i plessi, è il terreno adiacente al cortile delle scuole che costeggia Via Capo Sperone (Estremi catastali: Sezione B di Roma, Foglio 1088, Particella 7). È diffuso tra studenti e docenti il desiderio di destinare quel terreno o una porzione di esso alla creazione dei suddetti spazi di aggregazione e di spazi verdi, tramite procedura di esproprio per pubblica utilità, eseguita in tempi congrui e, soprattutto, senza rallentare la realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza della strada.
Questo documento dimostra che gli studenti, i docenti, il personale ATA, i dirigenti scolastici e i cittadini del territorio uniti, sono riusciti a stilare delle proposte concrete e strutturate nel rispetto dei passaggi democratici necessari, firmando tutti insieme questo unico documento che è frutto della collaborazione di tutta la rappresentanza studentesca delle scuole interessate. Crediamo che la sicurezza degli studenti debba essere assicurata dalle istituzioni che hanno il compito di tutelarla. Al fine di arginare episodi di strumentalizzazione in futuro chiediamo l’istituzione di una consulta giovanile municipale che funga da collegamento diretto tra studenti, tra chi si occupa di politiche giovanili e istituzioni, stimolando anche la partecipazione attiva di TUTTI".
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