“La notizia è diventata ufficiale da pochi giorni eppure la politica risponde alle critiche dei cittadini dicendo che questa decisione risale a una votazione comunale di un anno fa. Auspichiamo che la commissione congiunta, prevista per il prossimo giovedì in municipio, sia fatta in presenza e aperta al pubblico perché i cittadini hanno diritto ad ascoltare come vengono impiegati i loro soldi”

Ostia (Rm) - “La notizia che i soldi del Pnnr verranno usati per riqualificare la ex Colonia Vittorio Emanuele, che versa da anni in uno stato di degrado, è un’ottima notizia. Non lo è il tipo di destinazione sociale che si è scelto per l’immobile, ossia che diventi dimora stabile per sbandati e clochard”.

 Queste le parole dei coordinatori del progetto civico Noi, Carlotta Chiaraluce e Delio Andreoli, che così commentano la notizia che questi giorni sta creando molta preoccupazione tra i residenti del X Municipio. 

“Siamo consapevoli che il problema dei senza tetto vada risolto, ma la soluzione non è scaricare il disagio da Roma sul nostro lungomare. La notizia è diventata ufficiale da pochi giorni eppure la politica risponde alle critiche dei cittadini dicendo che questa decisione risale a una votazione comunale di un anno fa. Beh, i cittadini non lo sapevano e la politica si è ben guardata dal diffondere la notizia poiché immaginavano le reazioni, tutt’altro che entusiaste, dei cittadini e delle imprese del X municipio. Siamo tutti concordi che una destinazione sociale per quell’immobile sia giusta, ma perché proprio un posteggio per clochard e non un centro diurno per anziani con difficoltà o un centro per aiutare i minori che escono dalle case famiglia a re inserirsi e che non li lasci per strada? Ecco forse vale la pena coinvolgere la cittadinanza in merito al tipo di destinazione sociale, una destinazione che sia compatibile anche con il rilancio turistico del nostro lungomare. Per questo” - concludono infine i coordinatori - “auspichiamo che la commissione congiunta, prevista per il prossimo Giovedì in municipio, venga fatta in presenza e aperta al pubblico. I cittadini hanno diritto ad ascoltare come vengono impiegati i loro soldi e sono stanchi di subire scelte calate dall’alto”.