Ostia - “Lo stanziamento di 22 milioni di euro per la riqualificazione dell’area dell’Idroscalo di Ostia, sulla sponda sud della Foce del Tevere, è un’eccellente notizia. Le amministrazioni pentastellate stanno dando, proprio negli ultimi sgoccioli dei loro mandati, un senso compiuto al voto dei cittadini romani e ostiensi del 2016 e poi del 2017. Raggi, e poi Di Pillo, ma prima di loro ‘Gli Amici di Beppe Grillo’ - e io ho votato sia questi nel 2008, intuendo la natura del circolo che si stava creando e che era trasversale, partendo dal post-Rutelli, sia Giuliana Di Pillo al ballottaggio di novembre ’17 – sono sorti in questo territorio particolare come una risposta a un cattivo uso del ‘territorio’ (invenzione che a Sud di Mantova mai ha veramente funzionato) nella sua naturale vocazione di fusione tra Cultura e Ambiente, in un’idea di Natura antropocenica. Anche la riqualificazione di Acilia, si inserirebbe in questo contesto, e le Sinistre stanno ben pungolando proprio in questi giorni in Consiglio”, spiega Lorenzo Proia, nipote dei Partigiani Duranti ed Ideatore di “Progetto Duranti – Piazza Fratelli Duranti”, comitato civico neo-resistenziale.

“Nei prossimi mesi, da qui al termine del 2020, occorrerà fondere Cultura e Ambiente, in un’area del Litorale estesa come era idea mia e di Roberto Ribeca prima che ci lasciasse. Dibattere di ricchezza faunistica, ricchezza marittima, ricchezza storica (l’Antica Roma; la Roma dei Papi; la Rifondazione proletaria e poi borgataro-resistenziale della Città centro del Litorale, di Ostia e del suo entroterra), ricchezza letteraria. Al X Municipio, al Litorale ma anche a Roma che in essa si espande e si interseca occorrono riflessioni: occorre tornare a organi di stampa e riviste specializzate, che da troppi anni (consumatasi l’onda lunga del nostro mini-sindaco Massimo Di Somma, inserito in quella stagione dei vari Orlando, Rutelli, Cacciari etc… in giro per il Paese, al tempo ci lavorava mio zio Gaetano Duranti) sono venute meno. Ci stiamo lavorando”, conclude Proia.