Ostia, prosegue la protesta davanti al tribunale. Adesso si lotta per salvare il giudice di pace
Ostia – A Ostia prosegue la protesta contro la chiusura del tribunale di via dei Fabbri navali. Intorno alle nove di questa mattina al sit-in si sono aggiunti avvocati e cittadini che oggi avrebbero dovuto presentarsi per udienze o la consegna di documenti. Quarto giorno di sciopero per gli operatori della giustizia in quanto da venerdì 13 settembre la sezione distaccata del tribunale di Roma è stata chiusa per effetto della spending review. A partire da oggi, inoltre, per cinque giorni i penalisti scioperano per denunciare una politica debole sulla giustizia e ‘inadempiente’ sull’emergenza carceri. E sono ormai al quarto giorno di sciopero della fame l’avvocato Lombardi, che ha messo in atto questo clamoroso gesto di protesta sin da venerdì scorsi per opporsi alla soppressione della sezione di Roma, il consigliere del municipio X della Lista Alfio Marchini, Giulio Notturni, e l’imprenditore Tullio Catalano, gestore di ‘Approdo alla lettura’. Continua il via vai di comitati e cittadini che portano sostegno ai manifestanti. Va avanti anche la raccolta di firme: tra i firmatari, sabato scorso, la senatrice lidense Fabiola Anitori. Al momento non vi è stato alcun cenno da parte del governo o del ministero della giustizia ma la protesta resiste. Adesso, si lotta per mantenere la sede del giudice di pace di via Costanzo Casana, che sarà sgomberata il 30 settembre prossimo, quando scadrà il contratto di locazione.
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