Ostia - Votato all'unanimità   un documento in favore dei cittadini di Ostia rimasti senza acqua per aver aderito alla campagna  ‘Obbedienza civile’. La campagna, promossa dal Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua per sensibilizzare autorità e cittadini sull'applicazione dei risultati referendari in tema di acqua pubblica prevede un'auto-riduzione delle bollette da pagare per un importo pari al valore della componente tariffaria “Remunerazione del capitale investito”, dichiarata illegittima dal referendum. Alcune imprese idriche, più per principio che per necessità, considerano questo pagamento parziale una morosità meritevole di distacco della fornitura - così si legge nel documento. Prima firmataria dell’ordine del giorno è stata la consigliera del M5S Manuela Cavazzini che in una nota dichiara: “Il problema non è da poco visto che nel nostro municipio ben 12 famiglie sono state private dell'acqua potabile, nonostante avessero pagato gran parte degli importi richiesti (decurtati solo della quota dichiarata illegittima dal referendum). Le società difendono il loro operato, forti di aver applicato una tariffa approvata da un ente terzo (autorità per l'energia elettrica e il gas) – conclude la consigliera - il Forum dell'acqua sostiene di contro, che la nuova metodologia applicata ha solo trasformato la voce “Remunerazione del capitale investito” nella somma di due nuove componenti tariffarie, quelle chiamate “Oneri fiscali e “Oneri finanziari” la cui somma è circa la stessa della precedente”, conclude. La questione adesso è in mano alla giustizia amministrativa che dovrà dipanare la matassa. Nel documento viene ricordato che il Comune di Roma, presieduto dal sindaco Marino e dalla sua giunta, ha una quota di proprietà del 51% di Acea spa che a sua volta controlla circa il 96% di Acea Ato 2, l'impresa che ha tolto l'acqua agli inquilini del condominio di Ostia. “Nelle premesse si legge: la maggioranza dei romani ha espresso nel referendum il suo punto di vista sulla questione, non poteva il Comune di Roma, proprietario di maggioranza dell'Acea Spa, intervenire quanto meno per attendere il giudizio della magistratura amministrativa prima di far procedere al distacco di quelle dodici famiglie?”, domanda Manuela Cavazzini.