Ostia, Psi: “Aprire un dialogo con i mafiosi? Don Franco parte male: era meglio se rimaneva prete”
“Già ha creato perplessità nello stesso Vicariato la scelta contraria alla Legge Canonica, per cui lascia la tonaca da Prete per un impegno Politico primario di cui non conosce neppure il funzionamento della struttura Amministrativa. Queste affermazioni accrescono le riserve sulla candidatura anomala su un punto dirimente che riguarda l'infamia del marchio di "Ostia Mafiosa", che deve essere chiaramente e fermamente respinta perchè volutamente confusa tra presenza della malavita, accertata e perseguita dalla Magistratura sin dall'anno 2000 con le indagini su Fasciani e poi sugli altri (Spada e Triassi)”, prosegue.
“Se Don Franco parte con il "dialogo con i mafiosi", che significa il loro assurdo riconoscimento, allora fa una scelta di campo sbagliata e mortificante per chi cerca di cancellare questa brutta pagina che ha penalizzato pesantemente le attività economiche del nostro territorio. C'è chi vede nella candidatura di Don Franco la possibilità di intercettare il voto Cattolico, senza considerare che la ferma presa di distanza del Vescovo e della Curia contro la scelta di Don Franco, ne ridurrà di molto questi ipotetici consenso elettorali”.
“Sono per un Impegno Civico alle prossime Elezioni su un Programma che renda protagonista la partecipazione dei cittadini su una sentita battaglia per un Comune Metropolitano con forte autonomia decisionale sugli interventi che riguardano il nostro territorio, soprattutto in termini di progetto di sviluppo e di valorizzazione Turistica, Ambientale e Culturale fondamentali per una nuova prospettiva con l'impegno sinergico di tutti coloro che amano Ostia e il X Municipio”, conclude Gioacchino Assogna.
VIDEO SPONSORIZZATO:
387 vendite al secondo con il tuo sito internet! Scopri di più su www.sincropiu.it
Tags: ostia, litorale-romano, entroterra
