Ostia – Pugnalò l’amico al culmine di una discussione in un bar di via dell’Idrovolante, a Nuova Ostia: arrestato.  I carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di via dei Fabbri navali hanno individuato e fermato nel corso di un blitz in una mansarda di via Marino Fasan L.P., 42 anni, con precedenti per detenzione di armi, violenza privata, spaccio. L’uomo è accusato del tentato omicidio di un 43enne di Ostia, un operaio che ripara tende e che abita con la moglie in via Marino Fasan, la stessa strada del suo aggressore, avvenuto la notte tra il 29 e il 30 aprile scorsi. Questi i fatti. Poco prima della mezzanotte al 112 arrivò una telefonata che informava i carabinieri che un uomo era rimasto vittima di un accoltellamento in un bar non meglio specificato di Nuova Ostia Nuova e che la vittima era stata trasportata d’urgenza all’ospedale Grassi. La sua macchina, una Seat Ibiza, con all’interno tracce di sangue, era stata posta sotto sequestro dagli uomini dell’Arma.


Grazie alle indagini avviate immediatamente fu accertato che la vittima, benché sanguinasse abbondantemente, aveva raggiunto con la propria auto l’abitazione di via Marino Fasan da dove era poi riuscita a chiamare il 118 prima di essere condotta al nosocomio lidense in condizioni assai critiche. Il paziente, semicosciente, aveva riportato tre ferite al torace ed una al lobo di un orecchio. Subito sottoposto ad un delicato intervento chirurgico era stato scongiurato il peggio.  Inizialmente la vittima aveva dichiarato di non ricordare l’accaduto né, tanto meno, il suo accoltellatore.  Soltanto ieri, dopo accurate indagini condotte dai militari, si è riusciti a far luce sulla vicenda.  La notte del 29 aprile il 43enne, preoccupato forse per le condizioni di salute della propria madre, avrebbe bevuto un bicchiere in più con l’amico, incontrato casualmente al bar. Ma da lì sarebbe nato un acceso diverbio per un malinteso: prima le offese, poi gli spintoni, infine l’aggressore aveva preso un pugnale dal proprio marsupio colpendolo con tre coltellate al torace e una al volto. Quando poi lo aveva visto crollare a terra, esanime, aveva capito la gravità della sua azione ed era scappato, nascondendosi nella mansarda di una palazzina di via Marino Fasan, dove è rimasto fino a ieri mattina, prima dell'irruzione dei carabinieri. All’arrivo dei militari il 42enne non ha opposto alcuna resistenza ed ha ammesso le sue colpe, consegnando spontaneamente l’arma con la quale aveva commesso il delitto. Accusato di tentato omicidio, è stato arrestato e condotto al carcere di “Regina Coeli” dove sarà interrogato nelle prossime ore.