Ostia – E’ stata avviata ieri la raccolta di firme nel municipio XIII per ribadire con fermezza l’opposizione agli spettacoli circensi ed allo sfruttamento degli animali. I cittadini che hanno aderito alla petizione organizzata dai Verdi-Ecologisti di Ostia hanno anche potuto firmare contro la sperimentazione sui cani di Green hill, una “fabbrica della morte” per i beagle che si trova a Montichiari. A questo riguardo sabato 30 giugno più di 3 mila persone da tutta Italia si sono riversate nelle strade del piccolo comune lombardo, sfidando il caldo torrido e l’afa estiva, per puntare i riflettori ancora una volta sul “caso Green Hill” e sulla vivisezione in Italia.

 

 


I cittadini che si sono recati al gazebo allestito a piazza Anco Marzio hanno inoltre potuto esprimere il proprio parere sugli 8 referendum comunali per una Roma più vivibile e per l’istituzione dell’ufficio degli animali nel municipio XIII.

 

 

Lo scorso mese di marzo gli ambientalisti hanno manifestato in municipio per chiedere questo servizio. “Attualmente”, spiegò in quell’occasione Adriana Fornaro, impegnata da tempo su questo problema, “l’”ufficio” si trova presso l' Uoal di via Pietro Rosa, ad Ostia, e consiste in una stanzetta dove un addetto amministrativo, un ex giardiniere, svolge un incarico che si baserebbe principalmente sul volontariato. Abbandono, microchippature, randagismo, sterilizzazioni sono tutti problemi che non vengono e non possono essere risolti in loco per la totale assenza di personale qualificato e la mancanza di una struttura adeguata”.

 

 

“Nell’arco di tre anni sono state evase circa una trentina di segnalazioni, girandole dall' ufficio alle guardie ecozoofile o ai vigili urbani. Il numero è veramente ridicolo rispetto ai casi risolti, ogni giorno, dai volontari che agiscono sul municipio e che si fanno carico, a proprie spese, sostituendosi ancora una volta alle istituzioni”, chiarì Adriana Fornaro. A rendere la situazione ancora più difficile, l’impossibilità di registrare i cani liberi accuditi e le colonie feline”. Nel frattempo, è tutto fermo perché Riccardo Colagreco, delegato agli animali del municipio XIII, rassegnò nel mese di maggio le proprie dimissioni dall’incarico. Motivo? “Impossibilità a lavorare per il ruolo che mi era stato conferito”, spiegò.

 

 

“Ho deciso di dimettermi, esprimendo tutta la mia insoddisfazione per lo scarso interesse e collaborazione degli altri consiglieri per ciò che rappresento e per le sue potenzialità”, dichiarò il consigliere della maggioranza, aggiungendo di essersi sempre impegnato e di aver fatto “ogni sforzo per sostenere le iniziative condivise con i cittadini”.

 

 

 

Tra queste, la “famosa” area cani all’Infernetto. “Era stata individuata un’area dove realizzare su una metà un parco pubblico, sull’altra una zona per i cani. Avevo reperito anche 40mila euro da un emendamento di Roma Capitale attraverso il consigliere Gramazio. Ma il progetto è stato cancellato sia dalla mia maggioranza che dall’opposizione che hanno espresso voto contrario”, precisò. “Nonostante il mio impegno, ogni promozione di attività in questi due anni non è stata mai portata a buon esito. Pertanto ho appurato la mancanza

di fiducia su ogni argomento: credo che in questo municipio questa delega venga ritenuta irrilevante rispetto altre”, concluse con amarezza. E dell’area cani cosa ne è stato? “Sembra che vi sarà costruito un campo da tennis”, disse Colagreco.