A Ostia riapre il Country Club Castelfusano. “Una vittoria. E l’inizio del dissequestro totale”
Ostia – Ha finalmente riaperto il Country Club Castelfusano, il villaggio turistico immerso nel verde della pineta a due passi da Ostia, chiuso su disposizione della magistratura per presunto abusivismo edilizio e danneggiamento ambientale l’8 marzo dello scorso anno. Per la proprietà, che fa riferimento alla famiglia del principe Mario Chigi, e le migliaia di aficionado quella di ieri, 1 agosto, è stata una bellissima giornata. Una vittoria, la definiscono.
Al momento la riapertura è parziale, tuttavia rappresenta l’inizio dello sblocco totale. “Abbiamo l’uso e la licenza provvisoria sulle strutture sanate all’interno del camping: ma è l’inizio del dissequestro totale”, spiegano. I lunghissimi mesi che hanno preceduto la riapertura sono stati decisamente ‘faticosi’. Incontri, impegni disattesi, burocrazia, raccolta di firme da parte dei tantissimi campeggiatori romani, consegnate all’allora sindaco di Roma Gianni Alemanno che si era espresso a favore del Country. E, poi, un’intera stagione, quella dell’estate scorsa ‘saltata’, con un danno d’immagine ed economico notevole: prenotazioni disdette, turisti forzosamente allontanati. E le proteste dei 70 lavoratori della struttura, in cassa integrazione a 400 euro. Senza contare la perdita di lavoro per almeno 150 stagionali. Insomma, un periodo difficilissimo per il camping nato quasi cinquanta anni fa a Ostia cui si sono aggiunte le condizioni altrettanto ‘difficili’, anche se definirle così è un eufemismo, delle persone che stabilmente abitano nel villaggio, rimaste senz’acqua corrente ed elettricità. Agli inizi di giugno, un rogo di probabile matrice incendiaria ha distrutto quattro casette in legno. Fortunatamente, grazie al tempestivo intervento dei custodi, della forestale e dei vigili del fuoco si è evitato il disastro. Nel frattempo il Campidoglio aveva revocato “l’attività ricettiva del campeggio, non sussistendone i requisiti per il prosieguo”, imponendo per la ripresa delle attività la rimozione degli abusi edilizi, tra cui la trasformazione dei bungalow in case mobili su ruote. In precedenza poggiavano su blocchi di tufo. La proprietà, dal canto suo, da tempo ha adeguato le strutture secondo le prescrizioni della determina capitolina provvedendo alla demolizione degli abusi tra cui sedici bungalow, i bagni e gli spogliatoi del personale del ristorante, oltre agli uffici della direzione. Il 12 giugno scorso il Tar del Lazio si è espresso sulla richiesta di sospensiva della revoca della licenza avanzata dal Comune di Roma. E a breve, come in molti si augurano, il Country Club Castelfusano tornerà pienamente operativo, pronto ad accogliere nei suoi bungalow e tende 1.500 turisti romani e stranieri.
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