Ostia ricorda il piccolo Simeone Nardacci
Ostia - A sedici anni dalla tragica morte di Simeone Nardacci, il bambino vittima di pedofilia ammazzato nella pineta Aldobrandini di Ostia il 19 luglio del 1998, quest'anno la sorella Cassandra e l’associazione Ciurma hanno deciso di ricordarlo nel parco che gli sarà dedicato il giorno del suo compleanno, il 19 febbraio. “Quella tragedia ha lasciato un segno profondo”, dichiara Stefano Di Tomassi dell’associazione: “ancora ci interroghiamo, ci chiediamo se abbiamo creato gli strumenti necessari per la prevenzione e repressione della violenza sui minori. Se pensiamo che solo qualche mese fa un pedofilo ha abusato di minorenni in un oratorio di Acilia spacciando per un allenatore di calcio con i sacerdoti e le famiglie, allora la risposta è ‘no’”. “Certo”, prosegue, “dal giorno della morte di Simeone sono nati molti progetti come i Centri minorili, il Centro antiabusi ‘Il Mandorlo’ della Asl all’ospedale Grassi, i centri del Progetto Versus e Versus II, Coloors, Accasamia, TanaLiberaTutti, Compagnia della Torre e diverse sperimentazioni di Unità di strada educativa. E’ stato attivato un Consiglio dei Bambini, la Consulta Giovanile, ma tutto è estremamente discontinuo, spesso per pochi eletti e troppo è lasciato alla buona volontà dei volontari”.
“Tornando al piccolo Simy, il caso suscitò clamore a livello nazionale e coinvolse l'allora ministro delle politiche sociali Livia Turco. Da lì a poco, grazie alla Legge 285 a favore dell'infanzia e l'adolescenza partì il progetto proprio nella scuola frequentata da Simeone, ora Centro Lo Spazio”, spiega Stefano Di Tomassi. “Operatori sociopedagogici ed educatori, in rete con le scuole, si misero al servizio delle famiglie e dei giovanissimi per far sì che non si ripetesse una mostruosità del genere, che un bambino venisse ingoiato dalle zone d'ombra della nostra società per finire nelle grinfie degli orchi a poche decine di metri dalla cosiddetta società civile. Simeone venne fu infatti trovato sotterrato a soli 50 metri dal commissariato di polizia di via Genovese Zerbi, a poche centinaia di metri dalla chiesa Stella Maris e dalle numerose scuole della zona. Io stesso, ai tempi CapoScout presso la chiesa San Nicola di Bari organizzavo riunioni di staff settimanali in viale dei Promontori. Sapere che in quelle ore un bambino veniva ucciso a colpi di badile un bambino mente io mi preoccupavo di organizzare giochi per i bambini del gruppo scout e della parrocchia mi sconvolge ancora. Una società”, conclude, “impermeabile alle culture diverse o all' estrazione sociale lontana da quella dominante non può e non deve rimanere impotente e ignara delle situazioni di disagio che possono vivere i più fragili o dei drammi che accadono”.
Nel 2011 è nato il Simeone Project all'interno del Progetto P.A.C.I.S. - Un ponte tra i cuori (poi Pacis In Terris). Tra i promotori la sorella di Simeone, Cassandra Nardacci. Da lì è stata costruita una rete di realtà che a vario titolo hanno collaborato e collaborano ad iniziative in ricordo del piccolo. E' stato svolto un corso per operatori sociali ed educatori, ristrutturata l'edicola mariana della scuola di Simeone, edificato il memoriale Sentieri di speranza (La Vela) nella luogo della tragica scomparsa da Cristiano Muti ed Emanuela Canu, scritta una favola "Il tesoro di Simeone" da Valentina Rizzi, ora nelle edicole. Tra qualche mese sarà inaugurato il Parco Simeone Nardacci figlio di Ostia dove sarà edificata la stele Il pescatore di sogni. L'ultimo atto del Simeone Project sarà il tavolo antiviolenza e antiabusi del X municipio. Una task forse multidisciplinare che possa radunare tempestivamente intorno allo stesso ufficio assistente sociale, insegnante, magistratura, avvocati, educatori, psicologi, forze dell'ordine. Quel giorno saranno posti all'interno del commissariato una stele e un giglio bianco per Simeone.
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