Ostia ricorda Simeone Nardacci, il bimbo ucciso in una baracca nella pineta
IL RICORDO – A diciotto anni dalla barbara uccisione di Simeone, che all’epoca dei fatti abitava con i genitori e la sorella nelle case occupate in via Capo delle Armi, vicine alla ferrovia della Roma-Lido, il ricordo del piccolo è ancora vivo. Nel luogo della sua prematura scomparsa, dove è stata eretta da cittadini che non dimenticano la stele lignea 'Sentieri di Speranza', ad ogni anniversario si prega e ci si raccoglie in silenzio.
LUOGO DELLA MEMORIA – Per ricordare il piccolo, perché la sua morte non sia dimenticata, si è costituito un Comitato spontaneo che ha individuato due possibili luoghi dove erigere una stele a ‘Simeone Nardacci figlio di Ostia’: si tratta del rondò di fronte al cavalcavia Attico Tabacchi o nei pressi dell’ex mercato di via Capo Passero, ancora da riqualificare. “Il 19 luglio ricorre la scomparsa di Simeone ma dopo sei anni ancora attendiamo l’individuazione del parco o della rotatoria dove dedicare al piccolo un luogo a memoria cittadina”, avevano fatto sapere dal Comitato, aggiungendo che “la documentazione è stata di nuovo inviata al commissario Vulpiani ma ancora non sono arrivate risposte”.
IL MEMORIALE – “L'omicidio, avvenuto nell'oscurità e nel silenzio di un bosco, è ancora una ferita aperta per la collettività ma Ostia può e deve farsi coraggio – si legge in una nota di qualche anno fa del Comitato promotore ‘Simeone Nardacci figlio di Ostia’ – La città deve accettare la responsabilità della sua identità e della sua storia anche dal sangue innocente di questi martiri per poter edificare una nuova e matura società basata sulla bellezza dell'amore solidale che non lascia soli i bambini, le famiglie e i cittadini". La proposta è quella di costruire una stele ispirata ai disegni del piccolo, ribattezzata ‘Il pescatore di sogni’ (progettata da Cristiano Muti de L'Acciaieria) perchè l'hobby preferito di Simeone era la pesca.
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